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Agrigento, l’inchiesta su appalti e corruzione: anche Roberto Di Mauro tra gli indagati

Agrigento, l’inchiesta su appalti e corruzione: anche Roberto Di Mauro tra gli indagati
Roberto Di Mauro

Tra le accuse rivolte, quelle legate all’appalto di oltre 37 milioni di euro relativo al lavoro più importante dell’area coinvolta, la rete idrica di Agrigento.

Anche Roberto Di Mauro, ex assessore regionale del governo targato Schifani, si aggiunge alla lista degli indagati nell’inchiesta della Procura di Agrigento relativa al giro di tangenti legate all’assegnazione di appalti pubblici. Nella prima parte degli atti, il nome di Di Mauro era stato coperto da un omissis, prima di circolare in queste ore.

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A Roberto Di Mauro – ex assessore della giunta regionale – verrebbe contestato di aver “promosso e diretto”, insieme ad altri funzionari, un’organizzazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e alla corruzione. Tra le accuse, quelle legate all’appalto di oltre 37 milioni di euro relativo al lavoro più importante dell’area coinvolta, la rete idrica di Agrigento.

Appalti e corruzione, il giro di tangenti scoperto ad Agrigento

Ad Agrigento e provincia, lo scorso 15 maggio i poliziotti della squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque indagati, due dei quali in carcere e tre agli arresti domiciliari, per le accuse di essere coinvolti in un giro di appalti truccati in cambio di alcune tangenti.

Agrigento, appalti truccati per tangenti. Gli arrestati

Ad essere finiti in carcere per il giro di appalti truccati in cambio di tangenti nella provincia di Agrigento, sono:

  • Diego Caramazza, 44 anni, Favara.
  • Luigi Sutera Sardo, 58 anni (ex assessore di Favara ed ex consigliere provinciale) di Favara.

Agli arresti domiciliari sono invece finiti: Sebastiano Alesci (ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Ravanusa), 67 anni, di Licata. Carmela Moscato, 65 anni e Federica Caramazza, 36 anni, ovvero mamma e figlia.

Tutti gli indagati nel caso appalti ad Agrigento

Da aggiungere alla lunga platea di indagati sul caso appalti ad Agrigento c’è dunque anche il nome di Roberto Di Mauro, 69 anni. Come riportato da Grandangolo Agrigento nei giorni scorsi inoltre, tra gli indagati c’è anche il nome di Giuseppe Capizzi, 39enne imprenditore e sindaco di Maletto. Di seguito, la lista completa delle persone sotto indagine:

Roberto Di Mauro, 69 anni, Maurizio Giuseppe Falzone, 63 anni, di Licata, dirigente del settore lavori pubblici del Libero Consorzio di Trapani; Federica Caramazza, 36 anni, di Favara; Diego “Dino” Caramazza, 44 anni, di Favara; Rosaria Bentivegna, 67 anni, avvocato di Catania; Antonio Belpasso, 38 anni, di Catania; Sebastiano Alesci, 67 anni, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Licata; Carmela Moscato, 65 anni, di Favara; Luigi Sutera Sardo, 68 anni, ex consigliere provinciale ed ex assessore del comune di Favara; Alessandro Vetro, 45 anni, di Favara; Alessandro D’Amore, 56 anni, di Matino provincia di Lecce; Vittorio Giarratana, 52 anni, di Ravanusa, dirigente del settore lavori pubblici del comune di Valguarnera; Giovanni Campagna, 46 anni, di Ravanusa, segretario particolare dell’ex assessore regionale Roberto Di Mauro; Giuseppe Capizzi, 38 anni, imprenditore e sindaco di Maletto.  

I lavori coinvolti nel giro di appalti ad Agrigento

Tra i lavori coinvolti nel giro dei falsi appalti, ci sarebbe anche la riqualificazione della provinciale 19 e quella dello stadio “Dino Liotta” di Licata. Inoltre, sarebbero coinvolti anche alcuni lavori su rete idrica di Agrigento, l’opera più importante tra gli appalti coinvolti.