Agroalimentare, in Sicilia occorre aggregare se si vuol decollare - QdS

Agroalimentare, in Sicilia occorre aggregare se si vuol decollare

Michele Giuliano

Agroalimentare, in Sicilia occorre aggregare se si vuol decollare

giovedì 03 Dicembre 2020

La Regione promuove un bando con l’obiettivo di creare Consorzi di tutela per i prodotti di qualità dell’Isola. Tale bando è finalizzato alla concessione in regime de minimis di contributi riservati ad associazioni, consorzi e ad aggregazioni di consorzi di valorizzazione o tutela di produzioni agricole di qualità a marchio Dop, Igp, Doc, Docg, Igt, e di produzioni certificate con il marchio collettivo "Qualità Sicura garantita dalla Regione Siciliana"

PALERMO – La strada è quella dell’unione, del lavoro comune, della condivisione. Soltanto lavorando insieme si può crescere e allo stesso tempo proteggere il proprio lavoro.

È questa la mission che sta alla base dell’avviso, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, per raccogliere le manifestazioni di interesse alla realizzazione di un accordo di collaborazione per la valorizzazione e la qualificazione del sistema agricolo ed agroalimentare della Sicilia.

Tale bando è finalizzato alla concessione in regime de minimis di contributi riservati ad associazioni, consorzi e ad aggregazioni di consorzi di valorizzazione o tutela di produzioni agricole di qualità a marchio Dop, Igp, Doc, Docg, Igt, e di produzioni certificate con il marchio collettivo “Qualità Sicura garantita dalla Regione Siciliana”.

L’obiettivo generale è rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, definendo una nuova strategia di crescita sostenibile e inclusiva per stimolare l’economia, migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, prendersi cura della natura e non lasciare indietro nessuno.

Per favorire e promuovere l’associazionismo, l’avviso mette a disposizione 400 mila euro, e si rivolge sia ai consorzi di tutela già costituiti e riconosciuti dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sia ai consorzi di valorizzazione ancora da costituirsi da parte di soggetti appartenenti alla filiera del prodotto di qualità.

Saranno ammesse a finanziamento le iniziative volte a favorire l’aggregazione di produttori, nel limite del 30% della richiesta complessiva. Ancora, saranno concessi fondi per le attività finalizzate alla costituzione e al riconoscimento dei consorzi di tutela ed all’aggregazione di nuovi produttori, alle iniziative volte ad accrescere la conoscenza delle peculiarità delle produzioni agricole di qualità, passando anche attraverso le scuole, in cui promuovere i prodotti della dieta mediterranea.

Sarà possibile partecipare a fiere, convegni, mostre e manifestazioni, includendo nel budget l’omaggistica, e ad altri eventi come tour e “tavoli di assaggio” con stampa specializzata, BtoB con buyer della grande distribuzione, catering ed esponenti della ristorazione. Sul fronte promozionale, i fondi potranno essere utilizzati per l’ideazione, stampa e distribuzione di materiale informativo, comprendendo anche inserzioni o inserti dedicati per la stampa specializzata, o per l’organizzazione di attività finalizzate ad implementare la conoscenza, la promozione e la divulgazione del prodotto.

Non sono invece ammesse a rimborso le spese di viaggio e di soggiorno, quelle per il vitto del personale interno e di terzi, le imposte e le tasse. La cifra massima richiedibile è di 10 mila euro per ciascun consorzio, o di 200 mila nel caso in cui si tratta di organismi che associano diversi consorzi. In questo caso, i consorzi che si aggregano devono allegare all’unica istanza un protocollo d’intesa da cui si evincano gli accordi che regolano i rapporti interni fra gli aggregati.

L’importo finanziabile sarà pari al 100% di quello previsto nel progetto presentato per attività di informazione, promozione e valorizzazione delle produzioni agricole siciliane di qualità certificate. Le domande devono essere presentate all’assessorato regionale dell’agricoltura entro il prossimo 10 dicembre e devono comprendere, oltre ai vari documenti di rito, una relazione illustrativa delle attività previste, con cronoprogramma di attuazione.

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