La Sip: in vacanza più strappi alle regole ma ai bambini serve un regime alimentare regolato. Sì a frutta e verdura di stagione, no alle bevande zuccherate. Ok al gelato ma non tutti i giorni
ROMA – La sana e corretta alimentazione non va mai in vacanza. Soprattutto per i bambini, che anche nei mesi di relax devono continuare a mantenere un regime alimentare regolare e improntato a cibi come frutta e verdura, cucinati in maniera semplice e varia.
A maggior ragione dopo i mesi di lockdown, che hanno anche impedito, tra l’altro, a molti bambini di svolgere una regolare attività fisica, costretti a stare in casa dall’emergenza sanitaria, e che anche dopo non hanno potuto riprendere né scuola né palestra regolarmente. Ne ha parlato in un breve approfondimento la Sip, Società italiana di pediatria, a firma dalla vicepresidente Anna Maria Staiano.
“Con la libertà estiva – spiega la Staiano – i nuovi ritmi e gli orari delle vacanze c’è una maggiore tendenza a fare strappi alle regole alimentari. Come orientarsi dunque e cosa far mangiare ai bambini piccoli durante le vacanze estive? Sì a frutta e verdura. Sì al panino in spiaggia con verdure fresche e prosciutto o mozzarella, no alla pasta al forno troppo elaborata, che d’estate risulta troppo pesante da digerire”.
E ancora, tanta frutta di stagione, e acqua da bere, non bevande zuccherate. Al posto dell’acqua, se proprio i bambini non ne vogliono sapere, un the preparato in casa.
“E per quanto riguarda il gelato – continua Staiano – va bene ma non tutti i giorni, anche se i bambini non saranno d’accordo”.
Prima regola: bere tanta acqua e bevande non gassate, per evitare l’insorgenza di disidratazione e “colpi di calore”, soprattutto nei bambini più piccoli che sono maggiormente a rischio quando ci si trova in zone calde, ancor di più se con clima umido. Altro consiglio importante: preferire piatti unici, soprattutto a pranzo e in spiaggia, in modo che il pasto possa sostenere il bambino nelle attività quotidiane senza appesantirlo eccessivamente.
Una buona opzione sono le insalate di riso, o anche i panini, conditi con verdure fresche, olio a crudo, prosciutto o mozzarella. Rimane punto fermo in tutti i periodi dell’anno la suddivisione dell’apporto calorico generale in 5 pasti, con una ricca colazione mentre pranzo e cena devono essere sempre meno “pesanti” per aiutare la digestione. Importante fare sempre attenzione ai fuori pasto (spuntino e merenda), soprattutto nei bambini in età scolare, perché possono contribuire in maniera rilevante agli squilibri quantitativi e qualitativi della razione alimentare totale giornaliera. Di contro, se scelti con attenzione, si integrano con l’alimentazione dei ragazzi e vanno perciò considerati come una parte importante delle abitudini alimentari quotidiane.
Le fonti proteiche migliori sono il pesce ed i legumi, per garantire un apporto adeguato di grassi omega-3 e vitamine. Sì anche a latticini e uova (ricchi di calcio e vitamina D). Limitare, invece, l’assunzione di carne rossa, preferendo le carni bianche, meno grasse e più digeribili. Importante, al contrario, evitare le bevande zuccherate, che tendono a saziare eccessivamente il bambino, riducendo l’introito di alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale.
Inoltre, l’utilizzo abituale di bevande troppo ricche di zuccheri semplici aumenta notevolmente il rischio di obesità, ed andrebbe assolutamente evitato. In particolare, le bevande contenenti caffeina non sono indicate in caso di clima caldo-umido perché possono peggiorare la disidratazione. Senza esagerare, può essere utilizzato come pasto anche il gelato, che dal punto di vista nutrizionale è completo e bastevole. Non va però consumato più di 2-3 volte a settimana, preferendo i gusti alla frutta rispetto alle creme.