Allarme siccità per l’agricoltura della Sicilia - QdS

Allarme siccità per l’agricoltura della Sicilia

Allarme siccità per l’agricoltura della Sicilia

sabato 22 Febbraio 2020

La denuncia di Coldiretti Sicilia: la mancanza di piogge sta causando grossi problemi alle coltivazioni della nostra terra. Anche il vento forte che sferza i campi sta creando grossi disagi alle colture: in grande sofferenza le lenticchie di Ustica e gli ortaggi nelle Eolie

PALERMO – Coldiretti Sicilia lancia l’allarme per la mancanza di piogge, causa di problemi alle coltivazioni della nostra terra.

“La siccità e il vento forte minacciano anche le lenticchie di Ustica così come nelle Eolie dove le raffiche spazzolano il terreno con danni agli ortaggi”, si legge nel comunicato dell’associazione.

La siccità sta creando anche problemi al pascolo. “Nella zona del ragusano l’erba è secca e si temono speculazioni sul prezzo del fieno – prosegue il comunicato -. In tutta la Sicilia i problemi maggiori riguardano il grano e gli altri seminativi che hanno bisogno di concime. Le fave, in alcune parti dell’isola sono fiorite con anticipo e hanno bisogno di irrigazioni”.

Francesco Ferreri, presidente regionale di Coldiretti sottolinea: “Quello che stiamo vivendo impone interventi immediati. Se continua così i problemi aumenteranno e dobbiamo essere pronti a fronteggiare l’emergenza con piani adeguati. I danni e le conseguenze dei cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti e occorre agire subito per prepararsi ai prossimi mesi”.

Sul tema è intervenuto Edy Bandiera, assessore regionale alle Politiche agricole. “Il Governo Musumeci sta già elaborando un piano regionale quinquennale, del costo di oltre 200 milioni di euro, per il contrasto alla siccità – ha sottolineato Bandiera -. Comprendiamo le difficoltà di tutti gli operatori del settore coinvolti, dagli agricoltori al mondo della zootecnia, proprio per questa ragione, l’emergenza idrica e il contrasto alla siccità rappresentano una importante priorità per il Governo regionale, al fine di garantire la salvaguardia del patrimonio produttivo delle aziende agricole siciliane. Accanto a tutto ciò, a fine anno, – ha proseguito l’assessore – il Governo della Regione ha stanziato ben 40 milioni di euro, per ripristinare le reti idriche di distribuzione dei due Consorzi di bonifica dell’Isola, prima che arrivi la stagione irrigua. Intervento che, di fatto, anticipa l’attuazione della legge di riforma dei Consorzi di Bonifica, attualmente in esame all’Ars per l’esame della Commissione di merito.

Il Governo Regionale, inoltre, ha messo in campo ulteriori 40,6 milioni di euro, ottenuti dal Cipe, per l’ammodernamento e ampliamento delle reti di distribuzione irrigua in diverse zone individuate sul territorio. A fronte della realtà che abbiamo ereditato, in termini di abbandono delle reti irrigue, situazione debitoria nella quale versano i consorzi di bonifica, canoni esosi e inefficienza nella distribuzione dell’acqua, – ha concluso Bandiera – le diverse iniziative e gli investimenti già posti in essere, dimostrano la grande consapevolezza delle gravi difficoltà che vivono i nostri agricoltori, ma anche la grande attenzione posta in essere dal Governo Musumeci”.

L’allarme siccità preoccupa ovviamente tutta la penisola, come sottolinea Coldiretti nazionale, evidenziando, sulla base delle elaborazioni su dati Isac Cnr relativi ai mesi di dicembre e gennaio “le elevate temperature che confermano l’anomalia di un inverno bollente con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica”.

L’associazione conclude ricordando come l’agricoltura sia l’attività economica che vive maggiormente ogni giorno le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.

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