Amministrative Catania, Schifani: "Evitiamo esperienza di Verona"

Vertice di Forza Italia a Catania, Schifani: “Razza, Parisi o Sudano? L’importante è non dividersi”

Antonino Lo Re

Vertice di Forza Italia a Catania, Schifani: “Razza, Parisi o Sudano? L’importante è non dividersi”

Salvo Catalano  |
lunedì 20 Marzo 2023

Il presidente delle Regione prova a tenere unita la coalizione di centrodestra

“Meglio dimenticare quanto successo, anche perché la Lega ha ridimensionato la candidatura di Valeria Sudano“. Il presidente della Regione Renato Schifani prova a tenere unita la coalizione di centrodestra in vista delle amministrative di Catania.

“Non ho parlato di ridimensionamento della candidatura della Sudano”

Dopo la visita al nuovo ospedale Garibaldi, nel pomeriggio fa il padrone di casa nell’incontro a porte aperte di Forza Italia all’hotel Nettuno. Prende la parola nella sala per precisare quanto detto poco prima ai giornalisti. “Non ho parlato di ridimensionamento della candidatura della Sudano. A proposito di questa querelle catanese, l’iniziativa cartellonistica ha creato fibrillazione all’indomani di un vertice di coalizione a Palermo in cui si appellava all’unità. Sudano rimane in campo come candidatura e non come fuga in avanti, questo ha detto la segretaria della Lega Tardino. E io ho molto apprezzato”.

Il nodo di Fratelli d’Italia

Insomma si tenta di tenere insieme i cocci di una coalizione in vista di martedì, quando ci sarà un nuovo tavolo regionale. Per quella data Forza Italia attende un solo nome da Fratelli d’Italia, che ancora non ha sciolto il nodo tra il nome di Ruggero Razza, ex assessore regionale, e Sergio Parisi, ex assessore comunale. “Fdi faccia la sua scelta perché un nome o un altro non sono la stessa cosa”, sottolinea il commissario forzista Marcello Caruso. Il rischio, sottolinea Schifani, è che Catania ripeta l’esperienza di Verona, “dove – ha ricordato il presidente della Regione – il centrodestra dividendosi ha lasciato la città in mano al Pd”.

“Aria di 1994”

“Si respira aria di 1994”. È galvanizzato Schifani davanti alla platea forzista. Presenti vertici del partito, con l’assessore Marco Falcone e il deputato Nicola D’Agostino a fare gli onori di casa. Tra il pubblico anche Alfio Papale, Antonio Villardita, Nico Torrisi, ad della società aeroportuale Sac, e Riccardo Pellegrino, ex consigliere comunale. Presente anche il direttore generale di Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola.
L’obiettivo dichiarato è “fare di Forza Italia” il primo partito a Catania “attraverso una lista forte che è già pronta e che guarda al mondo delle professioni e a chi è radicato sul territorio”, sottolinea Falcone. Non manca qualche bordata nei confronti dell’ex coordinatore del partito Gianfranco Miccichè.

“Stop a nomine per simpatia”

“Non succederà mai nel nuovo corso di Forza Italia – tuona Schifani – che un deputato eletto venga sorpassato da qualcun altro nel ruolo di assessore, solo perché lo sceglie il coordinatore regionale per simpatia o non lo so”.
Nuove regole in vista per la commissione tecnico scientifica, organo regionale chiamato a fornire autorizzazioni e pareri sui progetti legati all’energia. “Aveva un meccanismo allucinante – dice Schifani – che dava quasi sempre esito negativo. A breve porteremo nuove regole in giunta, un manuale più semplice e componenti più qualificati, persone competenti che possano motivare bene i no” .
Quindi annuncia che la Regione Sicilia contribuirà economicamente al ponte sullo Stretto, “magari attingendo ai fondi europei. Ma l’emergenza – continua Schifani – è l’autostrada Catania Palermo per cui ho chiesto ad Anas di mettere fine a questa vergogna. Ora ci sarà un appalto unico per tutti i cantieri”.

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