Amministrative in Sicilia, i comuni chiamati al voto

Amministrative in Sicilia, i comuni chiamati al voto all’ombra delle Europee

Amministrative in Sicilia, i comuni chiamati al voto all’ombra delle Europee

Simone Olivelli  |
sabato 04 Maggio 2024

Elettori chiamati a delineare chi dovrà prendere le redini delle amministrazioni locali per i prossimi cinque anni

Offuscate dalle Europee, che in questa tornata tanto a livello nazionale quanto sul piano regionale vedono in campo i big dei singoli partiti, le elezioni amministrative in Sicilia stanno passando in secondo piano. A influire è anche il fatto che quest’anno nessuna delle Città metropolitane sarà chiamata al voto, con Caltanissetta unico capoluogo di provincia in cui i seggi elettorali saranno aperti.

Tuttavia la campagna elettorale interesserà quasi una quarantina di piccoli e medi centri dell’isola, con le sole province di Enna e Ragusa a rimanere fuori dall’agone politico. Settimane in cui sindaci uscenti e debuttanti, consiglieri di lungo corso e cittadini alle prime esperienze con la raccolta del consenso popolare si sfideranno a suon di promesse e sogni. Ad ascoltarli, tra comizi in piazza sempre meno partecipati e dirette Facebook, saranno le decine di migliaia di elettori chiamati a delineare chi dovrà prendere le redini delle amministrazioni locali per i prossimi cinque anni.

Sullo sfondo, però, a mettersi in moto è anche la macchina amministrativa necessaria per consentire lo svolgimento delle elezioni. Ed è così che dalle parti dell’assessorato regionale agli Enti locali ci si sta dando da fare per acquistare il materiale che verrà messo a disposizione di presidenti di seggio e scrutatori. 

Sicilia, alle matite ai timbri: la spesa

Il dipartimento regionale agli Enti locali a metà aprile ha avviato una serie di procedure di gara per l’acquisizione di tutto ciò che servirà a permettere l’espressione della volontà popolare nei Comuni chiamati al voto. Gli acquisti verranno fatti sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. 

Seimila euro serviranno ad acquistare materiale generico di cancelleria, mentre è stato quantificato in ottomila euro il costo del servizio di trasporto e consegna del materiale elettorale nelle sette prefetture interessate dalle Amministrative. Cifra più consistenta – 43mila euro – è stata impegnata invece per l’acquisto di una fornitura comprensiva di verbali di sezione e cassettine portatimbri con adesivi di chiusura.

Poco meno (39mila euro), è la somma destinata all’acquisto delle urne elettorali, delle matite copiative, dei tamponi per i timbri e, chiaramente, dell’inchiostro oleoso che serviranno a vidimare le schede elettorali. La carta per stampare queste ultime invece costerà all’incirca 45mila euro. La lista della spesa è completata da una fornitura di buste (39.500 euro), altre buste definite “speciali (9200 euro) e infine con 40mila euro si pagherà il servizio di stampa delle pubblicazioni che saranno affisse all’interno dei seggi. 

Dal dipartimento, intanto, è stato dato l’ok al lavoro straordinario al personale che sarà impegnato nell’attività connesse alle Amministrative. Il monte ore massimo è stato fissato in 2400 ore.

Sicilia, i Comuni al voto

Saranno 37 gli enti locali che rinnoveranno la propria guida amministrativa in seguito al voto previsto per l’8 e il 9 giugno. In otto di essi, avendo una popolazione superiore ai 15mila abitanti, nel caso nessuno dei candidati sindaco dovesse raggiungere il 40 per cento dei voti, il verdetto sarà rimandato al turno di ballottaggio.

In provincia di Agrigento, a essere chiamati al voto saranno i residenti di Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Campobello di Licata, Naro, Raclamuto, Santa Elisabetta. Nel Nisseno, invece, toccherà agli elettori di Caltanissetta, Gela, Mazzarino. Saranno quattro i Comuni dove i seggi si apriranno nel Catanese: si tratta di Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna, Zafferana Etnea. 

In provincia di Messina, le Amministrative interesseranno i centri di Brolo, Condrò, Falcone, Forza d’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta, Spadafora. Nutrita anche la schiera di Comuni del Palermitano, dove tra breve i comizi elettorali animeranno le piazze di Bagheria, Bompietro, Borgetto, Cinisi, Corleone, Monreale, Palazzo Adriano, Roccamena, San Mauro Castelverde. L’elenco dei Comuni che a giugno saluteranno la proclamazione dei nuovi sindaci si completa con Pachino, l’unico in provincia di Siracusa, e quattro centri del Trapanese: Castelvetrano, Mazara del Vallo, Salaparuta e Salemi.

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