Amministrative in Sicilia, affluenza ore 19 e la situazione a Palermo - QdS

Amministrative in Sicilia, giornata “infernale” tra caos Palermo e affluenza bassa

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Amministrative in Sicilia, giornata “infernale” tra caos Palermo e affluenza bassa

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domenica 12 Giugno 2022

Una giornata difficile quella delle amministrative e del referendum sulla giustizia in Sicilia. I dati sull'affluenza e l'aggiornamento sul caso Palermo.

Non è stata di certo una giornata facile per la Sicilia, dove oggi è una giornata di voti sia per il referendum che per le amministrative in ben 120 Comuni. L’affluenza molto bassa e la questione di Palermo hanno generato più caos del previsto e in queste ore l’esito sembra essere l’ultimo pensiero degli elettori.

Come per i referendum, anche per le amministrative l’affluenza è stata più bassa del previsto. Se per esprimere la propria opinione sulla giustizia si è presentato circa il 12% degli elettori, per quanto riguarda le amministrative l’affluenza non è minimamente vicina al 50% in buona parte dei Comuni chiamati a votare.

Amministrative in Sicilia, i dati sull’affluenza ore 19 per provincia

Alle ore 19, la provincia con l’affluenza maggiore risulta Siracusa: il 44,27% degli elettori dei Comuni al voto si è presentato alle urne. Seguono le province di Ragusa e Trapani, rispettivamente con il 41,74% e il 40,34%.

Agrigento presenta un’affluenza del 37,47% per le amministrative. Un dato vicino a quello della provincia di Catania, che complessivamente registra alle ore 19 un’affluenza del 39,06%.

Meno elettori si sono espressi in provincia di Caltanissetta, dove l’affluenza per le amministrative è del 29,72. Lo stesso vale per Enna, ferma al 27,08%. L’affluenza in provincia di Messina era a 16,85% alle 12, mentre alle 19 è passata a 41,50%.

Il caso Palermo

Un caso a parte merita Palermo. A livello provinciale, l’affluenza per le amministrative è al 32,56%. Questi, invece, sono i dati per il Comune di Palermo alle ore 19:

Si comunica la percentuale di affluenza ai seggi, rilevata alle ore 19 per le diverse consultazioni:

Elezioni comunali: votanti 162.438 pari al 29,86% degli aventi diritto;

Referendum

1: votanti 143.961 pari al 28,09%;

2: votanti 144.006 pari al 28,09%;

3: votanti 144.008 pari al 28,10%;

4: votanti 143.973 pari al 28,09%;

5: votanti 144.061 pari al 28,11%.

La giornata è stata particolarmente intensa a Palermo, dove stamattina molti presidenti di seggio non si sarebbero presentati per l’insediamento. Molti elettori si sarebbero visti negati il diritto al voto e la situazione ha spinto le autorità a prolungare l’orario di apertura delle urne.

Lamorgese: “Situazione gravissima”

“È gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l’insediamento, ovvero abbia rinunciato all’incarico, ritardando l’avvio delle operazioni di voto. Un tale atteggiamento esprime una assoluta mancanza di rispetto per le istituzioni e per i cittadini chiamati in questa giornata elettorale e referendaria a esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la vita democratica del Paese”. Così ha esordito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“La procura di Palermo valuterà gli eventuali profili di responsabilità conseguenti alle segnalazioni inviate dal Comune, competente per le procedure di insediamento dei seggi e di sostituzione dei presidenti”.

Amministrative in Sicilia, il caso Palermo spiegato dal Comune

L’esito dei referendum sulla giustizia e gli exit poll delle amministrative e il caos del voto a Palermo saranno oggetto di discussione della trasmissione “Agorà”, in onda domani su Rai 3.

Non si sa come finirà la questione di Palermo, già travolta dallo scandalo politica-mafia pochi giorni fa, e quali nuove amministrazioni ci saranno in Sicilia. Tuttavia, i cittadini chiedono spiegazioni per quanto accaduto oggi e sulla questione, nelle scorse ore, è intervenuto il Comune di Palermo.

“In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”.

Un messaggio breve, che si aggiunge all’intervento del presidente della Regione, Nello Musumeci. “Ho chiesto al ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno. Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali”.

“È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i referendum. Al tempo stesso, ho manifestato apprezzamento al ministro Lamorgese per la disponibilità all’accorpamento delle sezioni elettorali non costituite con quelle già operanti”.

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