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Manovra quater, oltre mezzo miliardo in “soluzioni tampone”: le reazioni all’Ars

Manovra quater, oltre mezzo miliardo in “soluzioni tampone”: le reazioni all’Ars
Ars al lavoro per il Ddl variazioni di Bilancio, emergenza siccità ed eventi climatici estremi al centro del dibattito

Soddisfatta la maggioranza, nonostante i pareri delle opposizioni. Galvagno: “Grazie ai parlamentari per l’eccellente lavoro svolto. Continuare su questa strada sarà molto utile per la Sicilia”.

La manovra finanziaria quater del governo Schifani è stata approvata con 33 voti favorevoli e 19 contrari. Tre deputati si sono astenuti. Una maggioranza abbondante che conferma l’attuale presenza in Sala d’Ercole di due gruppi di opposizione, con undici deputati ciascuno, due deputati al gruppo misto e tre attualmente oscillanti in una posizione di negoziazione work in progress. Numeri però sufficienti e preannunciati quelli che hanno varato la conversione in legge della variazione di bilancio numero quattro.

Manovra frutto di un aggiustamento della situazione finanziaria della Sicilia che, nel corso degli anni e delle legislature, ha ridotto il disavanzo giunto a svariati miliardi di euro.

Dopo tanti sforzi, approvata manovra finanziaria quater in Sicilia

In aula, giovedì 7 novembre, il presidente Renato Schifani, che ha partecipato in Sala d’Ercole per due giorni ai lavori per l’approvazione del Ddl, ha spiegato che quest’anno la Regione Siciliana ha potuto fare una previsione delle risorse in entrata senza dover attendere la fine dell’anno e che i dati risultano positivi.

Pertanto, potendo contare su ulteriori risorse, Palazzo d’Orleans ha potuto preparare una quarta operazione correttiva con la quale incrementare risorse stanziate con la terza manovra ed approntare finanze per fronteggiare crisi e emergenze in atto.

Mezzo miliardo di euro in “bende e cerotti”

La manovra finanziaria quater partiva da oltre 400 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2024, ma al termine dei lavori, con il maxi emendamento del governo, la cifra è lievitata fino a oltre mezzo miliardo. Il calcolo arrotondato è infatti di 560 milioni di euro. Malgrado l’importante opportunità finanziaria, la variazione di bilancio non consente però grandi interventi o interventi strutturali. Questo è il risultato di anni di governo che sembrano aver trascinato e rinviato ciò che andava fatto, e giunti allo stato di emergenza che negli anni era stato preannunciato, le risorse non sono più sufficienti e bisogna tamponare, mettere bende e cerotti sperando che il paziente superi la notte.

L’emergenza era infatti certificata già nel 2020, quando è stato anche approntato un piano regionale per il contrasto alla siccità che non ha avuto alcun seguito. Dal 2020 all’estate 2024 i danni conseguenti sono aumentati a dismisura e le risorse non sono state sufficienti per alcun intervento radicale. La siccità estrema che ha colpito la Sicilia quest’anno è stata affrontata con misure contenute in variazioni di bilancio.

Manovra finanziaria quater, cosa c’è nel maxi emendamento

Il maxi emendamento, approvato dall’Ars prima della chiusura con votazione finale del disegno di legge variazioni di bilancio, consta 25 punti e risorse per ulteriori decine di milioni di euro. La risorsa maggiore introdotta dal maxi è quella del sostegno alla povertà una tantum, entrata in aula con una copertura finanziaria di 30 milioni di euro. Si tratta di un contributo di cinquemila euro alle famiglie povere, la cui soglia di povertà è un ISEE inferiore ai cinquemila euro.

Il governo è anche intervenuto per sostenere il settore vitivinicolo siciliano, colpito da Plasmopara vinicola, con 25 milioni di euro. Il settore agricolo e quello zootecnico hanno subìto danni gravissimi a causa dalla siccità, e la necessità di intervenire per interrompere la crisi idrica cammina di pari passo con quella di salvare il comparto agroalimentare.

Nel maxi emendamento ci sono ulteriori 8,5 milioni di euro per il settore. Nello specifico, 4,5 per contributo abbattimento capi di bestiame e riduzione della produzione del latte a causa del virus “Blue tongue”, 1,5 milioni per vaccini contro il predetto virus, un milione per gli allevamenti colpiti da brucellosi, 2,5 milioni in più sugli interventi per fronteggiare la crisi idrica in agricoltura. Questo il piano di interventi che cerca di sostenere i produttori siciliani che – economicamente in ginocchio per la siccità – hanno anche emergenze di carattere sanitario che tentano di infliggere il colpo ferale al settore.

Asacom, Ast Aeroservizi e Camere di Commercio

Le istanze dell’Anci Sicilia non sono rimaste inascoltate, e sulla questione Asacom la Regione Siciliana sta cercando di mettere una pezza nelle more di altri e strutturali interventi che possano andare incontro alle richieste dei sindaci. Tre milioni di euro sono stati inseriti nel maxi emendamento per servizi e assistenza ad alunni disabili e cinque milioni sono stati inseriti come risorse per i Comuni siciliani per copertura finanziaria ai servizi Asacom, con trasporto e assistenza alunni disabili a carico di Enti locali in dissesto o pre-dissesto finanziario e quindi incapaci di fornire anche i servizi in questione, a discapito delle famiglie con tali esigenze. Si interviene inoltre sulle Camere di Commercio, non soltanto con risorse finanziarie – 1,3 milioni di euro per gli stipendi dei dipendenti a tempo determinato – ma con una norma che autorizza la stabilizzazione dei contratti a termine fino a esaurimento previsto entro l’anno 2039. Uno stop ai precari per le CC.AA. da una parte e una ricapitalizzazione di Ast Aeroservizi dall’altra, con risorse per 1,7 milioni di euro.

Pozzi, mini dissalatori, caro voli e SIAS

Il macro tema in capo a tutte le emergenze resta quello dell’approvvigionamento idrico. Qui non si arriva a maxi emendamento ma si parte dall’articolo uno del disegno di legge. Dagli originari 27 si è arrivati a 40 milioni di euro per l’emergenza idrica. Sul primo articolo del Ddl c’è stato tra l’altro un ampio confronto tra il governo e i gruppi parlamentari dell’Ars e la conclusione è stata una modifica finanziaria ma anche caratteriale del testo. Pur andando incontro alle proposte di altro genere, rispetto al programma di realizzare nuovi pozzi, la gestione dell’impiantistica mobile per la dissalazione non può essere gestita dal governo regionale, in stato di emergenza e con un commissario nazionale per l’emergenza idrica cui sono conferiti poteri in deroga a molte norme.

Partendo dal primo articolo del Ddl, ricevuta con apprezzamento la mozione del gruppo M5S sui mini dissalatori, la discussione sulla variazione di bilancio ha quindi prodotto una nota della Regione Siciliana, firmata dal presidente Renato Schifani e protocollata giovedì 7 novembre 2024, con la quale il commissario nazionale Nicola Dell’Acqua viene richiamato ai propri doveri da Palazzo d’Orleans che ne ha giudicato negativamente l’operato. Infine, nel mettere le pezze in ogni dove, la Regione stanzia anche 70mila euro per far rientrare in funzionamento il guasto sistema di servizio agrometeorologico: il SIAS.

Impegno assunto con lo stesso articolo del Ddl stanzia 18,2 milioni di euro in più per i danni causati dalla siccità. Infine, anche il capitolo “caro voli” è stato aggiornato con un ulteriore stanziamento di risorse in aumento rispetto alla precedente disponibilità. Adesso la misura conta altri dieci milioni per compensare il gioco degli algoritmi che in prossimità di maggiore traffico fanno aumentare le tariffe per i viaggiatori siciliani fino a centinaia di euro a tratta.

Manovra finanziaria quater, soddisfazione per la maggioranza

Il presidente della Regione Renato Schifani, all’esito del lavoro in Assemblea regionale, ha ringraziato “il presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno per l’attività di sintesi e mediazione con i gruppi parlamentari e i singoli deputati di maggioranza e opposizione per avere consentito una veloce approvazione del testo”.

Schifani, che prima del voto in Sala d’Ercole ha affermato di aver apprezzato il lavoro di confronto con i gruppi definendo questa una esperienza costruttiva, ha poi affidato anche a mezzo nota stampa “un ringraziamento particolare all’assessore Alessandro Dagnino che, coordinando gli uffici dell’Economia, ha permesso la stesura di una manovra di grande impatto per il tessuto economico e sociale della Regione”.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Giusi Savarino: “Grazie al voto dell’Assemblea regionale, che ha accolto la mia richiesta e che ringrazio per la fattiva collaborazione il governo Schifani ha sanato un debito risalente al 2019 che riguardava i trasferimenti regionali agli enti gestori delle riserve e aree naturali, che all’epoca dei fatti non avevano ricevuto la seconda tranche di finanziamento regionale per le spese di impianto e gestione”.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, soddisfatto per il risultato commenta: “Abbiamo puntato su misure che assicurano un ristoro rapido e con modalità trasparenti a tutte le aziende interessate, un modo per consentire alle imprese di tirare una boccata d’ossigeno e dare uno slancio a un comparto strategico per l’economia della nostra Isola”.

Le critiche alla manovra delle opposizioni all’Ars

Per il capogruppo del Partito Democratico all’Ars Michele Catanzaro si poteva e doveva fare di più: “È un insieme di norme in ordine sparso che non ci convince, va detto però che molti provvedimenti sono stati migliorati grazie al lavoro del gruppo Pd. Dal sostegno ai comuni all’aumento del fondo per reddito di povertà, che comunque ha bisogno di risorse di gran lunga maggiori rispetto a quelle attuali, dalle norme sulla peronospera al caro-voli abbiamo fatto la nostra parte chiedendo di aumentare le somme a disposizione, ma si poteva e si doveva fare di più, ad iniziare dall’emergenza siccità”.

Riprendendo un’affermazione trionfale pronunciata in aula all’approssimarsi del voto finale dal presidente della Regione, il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Antonio De Luca, ha così commentato il disegno di legge sulle variazioni di bilancio: “Vince la Sicilia, come dice Schifani. Figuriamoci se avesse perso. Per cantare vittoria i siciliani si aspetterebbero ben altro dal governo, rispetto a qualche toppa qua e là. Si aspetterebbero, ad esempio, norme vere in aiuto alle famiglie e non la norma spot sul reddito di povertà che serve a poco o nulla. Soprattutto si aspetterebbero qualcosa di concreto per la sanità, sparita dai radar di questo esecutivo, e questo è inaccettabile. Ci auguriamo che si recuperi nella Finanziaria che bussa alle porte, ma non ci accontenteremo di pannicelli caldi”.

Un punto alla trasparenza

A margine delle critiche da parte delle opposizioni, la collega di partito di Antonio De Luca, Roberta Schillaci, esprime invece soddisfazione per un punto personale segnato sul fronte dell’emergenza idrica nell’Agrigentino grazie a un emendamento che impone di dettagliare le opere che si faranno per contrastare l’emergenza idrica. Queste, secondo l’emendamento all’articolo 7 del Ddl approvato in aula, dovranno essere corredate da ampia e dettagliata relazione. “I cittadini che hanno scontato e scontano sulla propria pelle la devastante crisi idrica, e che nei giorni scorsi sono venuti a protestare sotto gli uffici della presidenza della Regione, devono essere informati – dichiara Roberta Schillaci – con la massima precisione sulla destinazione finale dei 10 milioni previsti dalla norma. È un atto doveroso nei loro confronti”.

Presidente dell’Ars soddisfatto per la manovra finanziaria quater

“Sono molto soddisfatto dell’approvazione della manovra quater da 500 milioni di euro e, soprattutto, del clima che ha caratterizzato questi due intensi giorni di lavori in Aula”, ha dichiarato dopo la conclusione dei lavori il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Nelle parole del presidente Galvagno anche il doveroso scambio istituzionale di ringraziamenti con Schifani: “Ringrazio il presidente della Regione Renato Schifani, per aver vissuto e condiviso, insieme all’intero Parlamento, questo importante momento di confronto diretto con tutte le forze politiche, che ha certamente contribuito all’approvazione della manovra in tempi rapidi. Ringrazio l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, che ha affrontato una difficile prova d’Aula con grande impegno e senso di responsabilità. È inoltre doveroso esprimere riconoscenza a tutti i parlamentari di maggioranza e di opposizione per l’eccezionale lavoro svolto durante le commissioni, le riunioni e i lavori in Aula. Sono certo che continuare su questa strada sarà molto utile per il futuro della Sicilia”.

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