Caro voli in Sicilia, da cosa è causato secondo Aeroitalia - QdS

La causa del caro voli in Sicilia? Ad Aeroitalia: “I costi non c’entrano, algoritmi un non problema”

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La causa del caro voli in Sicilia? Ad Aeroitalia: “I costi non c’entrano, algoritmi un non problema”

Marianna Strano  |
lunedì 14 Agosto 2023

Con il Dl asset il caro voli e il caso siciliano tornano al centro dell'attenzione: l'esperienza di Aeroitalia, con intervista all'Ad Gaetano Intrieri.

Il caro voli potrebbe essere definito a pieno titolo come “IL” protagonista di questa torrida e intensa estate 2023. Tra gli esposti all’Antitrust contro i rincari spropositati in periodi di alta stagione, l’approvazione del Dl Asset e gli scontri del Governo con le compagnie aeree (il caso Ryanair è emblematico in questo contesto) e la nuova esperienza di Aeroitalia contro i presunti “oligopoli” del settore, non si smette di parlare delle tariffe aeree per raggiungere le isole da svariati mesi.

E anche e soprattutto in periodo di ferie, la polemica è tutt’altro che sopita. Anzi, proprio le disposizioni urgenti contro la “variazione dinamica delle tariffe aeree” (il Dl Asset, in Gazzetta Ufficiale dal 10 agosto), hanno infuocato il dibattito a ridosso del Ferragosto, con il botta e risposta Ryanair-Urso e la questione dei famosi “algoritmi” che deciderebbero i prezzi dei voli è diventata ormai un caso nazionale.

Caro voli in Sicilia, l’ennesima polemica: ma qual è la causa?

Lasciando per un attimo le polemiche e i toni accesi da parte, quel che il cittadino siciliano o sardo – vittima del caro voli – si chiede è: cosa provoca questo fenomeno? Non è una domanda semplice a cui rispondere. Se da un lato ci sono delle varianti da considerare abbastanza semplici da intuire (costi, servizi aggiuntivi, periodi di alta stagione o ad alta mobilità), dall’altra ci sono degli elementi che – quasi nell’indifferenza generale – hanno reso il fenomeno quasi strutturale.

A generare i prezzi finali dei biglietti aerei non sono solo costi delle compagnie (carburante in primis, soprattutto in periodo di rincari energetici), servizi e domanda. Anche i luoghi di partenza e arrivo hanno un loro peso e, nel caso di Sicilia e Sardegna, c’è molto da dire su questo fronte.

In fondo, esistono reali alternative al trasporto aereo nelle Isole? Le infrastrutture siciliane versano in una condizione difficile, si sa ed è inutile negarlo. L’alta velocità inesistente e le autostrade ancora da rivoluzionare fanno il resto e rendono il territorio siciliano potenzialmente e fortemente dipendente dal trasporto aereo. E come può ciò non avere un effetto sul prezzo finale del biglietto per gli abitanti delle isole? Questa è la riflessione a cui sembra invitare l’Ad di Aeroitalia, una compagnia italiana che da qualche mese opera anche in Sicilia e si trova a fronteggiare uno scenario difficile pur con il desiderio di cambiare – per quanto possibile – le cose.

Ecco l’intervista del QdS a Gaetano Intrieri, con un punto su caro voli e Dl Asset, un bilancio dei primi mesi di attività in Sicilia e il futuro della compagnia sull’isola.

Aeroitalia, l’intervista e la riflessione sul Dl Asset

Il nuovo Dl Asset prevede una significativa stretta sugli algoritmi dei voli per limitare l’aumento eccessivo delle tariffe aeree, soprattutto in determinate condizioni (come i periodi di alta stagione o i collegamenti per le Isole maggiori e minori). Molte compagnie aeree si sono schierate contro il Governo per questa serie di provvedimenti. Qual è la posizione di Aeroitalia a tal proposito? 

“Gli algoritmi sono un non problema. Sono per lo più un’invenzione giornalistica. Mi spiego. Non esiste un sistema che ragiona da solo e dice ‘Adesso metto questa tariffa al posto di un’altra’. Ci sono dei sistemi, che niente hanno a che vedere con gli algoritmi, dove le compagnie vanno a vedere le tariffe dei competitor e adeguano le tariffe in base al riempimento dell’aeromobile e ai prezzi delle altre compagnie. L’algoritmo presuppone una funzione matematica e in questo caso non c’è”.

Parlando sempre di caro voli… Perché questo fenomeno colpisce soprattutto le Isole? Quali sono i costi delle compagnie che tendono a far aumentare il prezzo finale del biglietto?

“Il caro voli colpisce le isole non per un fatto di costi ma per il fatto che chi vive in un’isola non ha alternative al mezzo aereo. Le alternative all’aereo non sono competitive. Non c’è l’alta velocità, le navi impiegano molto tempo. L’aereo sulle isole, quindi, ha meno concorrenza di quanto ne abbia sulla terraferma.

Allora non si tratta tanto di costi come il carburante o altro?

“No, non c’entra niente”.

L’esperienza di Aeroitalia in Sicilia e il futuro della compagnia

Le aspettative sul ruolo di Aeroitalia in Sicilia nell’aumentare la concorrenza e ridurre così al minimo le tariffe aeree per gli isolani e i turisti sono molto alte. Lo confermano le parole di fiducia del governatore Schifani all’inaugurazione delle prime rotte, ma anche l’entusiasmo delle associazioni dei consumatori all’inizio della vostra esperienza in Sicilia. Come e attraverso quali strumenti la compagnia intende agire sul territorio siciliano per porre fine a un fenomeno ormai quasi “strutturale” per l’Isola e con enormi ricadute sul fronte economico e sociale?

“La Sicilia ha risposto alla grande, siamo andati al di là di ogni più rosea aspettativa. Palermo, per esempio, ha registrato 50mila passeggeri in due mesi e mezzo. Non giochiamo sulla varianza delle tariffe. Da noi non trovi la tariffa a 10 o 19 euro ma neanche quella a 500 euro, cerchiamo di dare alle tariffe una certa coerenza. I passeggeri siciliani (e non solo), fino a oggi almeno, ci stanno premiando”.

Aeroitalia è una compagnia nuova, tutta italiana. Questo la rende profondamente diversa da compagnie di fama internazionale e con una storia alle spalle come Ryanair o Easyjet. La storia della compagnia è iniziata in un periodo caratterizzato da caro voli e rincari energetici quasi senza precedenti: come e in che misura questi elementi hanno influito sul vostro progetto in Sicilia?

“Noi di Aeroitalia siamo molto attenti ai costi, utilizziamo un modello di controllo dei costi abbastanza evoluto. Cerchiamo di far costare i nostri voli il meno possibile e riusciamo con questo a compensare bene giorni in cui i nostri aerei non sono pieni. Siamo riusciti a farlo fino a oggi. Anche rispetto al rincaro dell’energia, siamo riusciti a tenere i costi sotto controllo”.

Un bilancio dei primi mesi di attività in Sicilia e delle aspettative per il prossimo futuro.

“Il bilancio è positivissimo, siamo molto contenti. Cercheremo di ampliare il nostro network in Sicilia già da questo inverno. Inizieremo a volare da Catania a Roma con 4 voli al giorno, come da Palermo. Probabilmente aggiungeremo una nuova destinazione a Comiso (forse Napoli)”.

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