Finiscono sotto l’attenzione del Ministero dell’Economia le cosiddette “norme mancia”. Il Mef, non ha ancora ufficializzato la decisione di impugnare una buona fetta dell’ultima manovra finanziaria approvata dall‘Ars, ma ha già messo nero su bianco tutti i propri dubbi alla Regione.
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La nota delle anomalie riscontrate è stata presentata elencando l’assenza di criteri oggettivi al momento dell’erogazione delle mance come enti locali, scuole, parrocchie e fondazioni “individuati per interventi di carattere omogeneo” – sottolinea i Mef.
Ars, il caso delle “norme mancia” e i prossimi passi della Regione
Dunque, la contestata concessione di fondi a pioggia e pari a circa 50 milioni di euro, sarebbe una vera e propria violazione ai principi costituzionali di eguaglianza e parità di trattamento. A riguardo, il Mef ricorda un passaggio della Corte Costituzionale del 2009, che parla proprio della mancanza di criteri “obiettivi e trasparenti” nella scelta dei beneficiari di contributi che vanno in contrasto con l’art.3 della costituzione.
Ma cosa succederà dopo questa contestazione presentata alla Regione dal Mef? Tutto passerà al dipartimento degli Affari regionali, che dovrà quindi decidere se proporre il materiale contestato alla Corte Costituzionale o meno. Contemporaneamente, con ogni probabilità i contributi soggetti a questa manovra saranno congelati in attesa della risoluzione della vicenda in modo tale da evitare dei debiti fuori portata. Inoltre, in questo modo si dovrebbe evitare anche un intervento da parte della Corte dei Conti sul caso.
Caso contributi Ars, La Vardera: “Avevo ragione, va cambiato il sistema”
“Una notizia che non fa altro che dimostrare che avevo ragione. Ho deciso di non partecipare alla spartizione dei pani e dei pesci nell’ultima finanziaria. Finanziarie che nella storia hanno anche visto un deputato regionale dare dei soldi all’associazione che faceva riferimento a sua madre. Questo mi ha portato a dire di no e a rinunciare la quota di 1 milione di euro. Questo sistema va cambiato ed il fatto che il Mef ha congelato ben 50 milioni dovrebbe far riflettere tutti i miei colleghi. Una prassi che non è normale e che vede tutti i deputati coinvolti, dalla maggioranza all’opposizione: spero che il ministero impugni queste mancette, attivando anche la procura se è il caso”. Queste le dichiarazioni del deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera.

