Home » Istituzioni » Ars, le spese sanitarie rimborsate agli onorevoli e il raddoppio dei costi: ecco cosa prevede il nuovo bando

Ars, le spese sanitarie rimborsate agli onorevoli e il raddoppio dei costi: ecco cosa prevede il nuovo bando

Ars, le spese sanitarie rimborsate agli onorevoli e il raddoppio dei costi: ecco cosa prevede il nuovo bando
Ars

Nuove spese coperte e un importo più alto: i dettagli del nuovo bando di gara per garantire i servizi di assistenza sanitaria integrativa ai dipendenti dell’Ars.

Più del doppio rispetto a quanto speso negli ultimi tre anni. È la stima che l’Assemblea regionale siciliana (Ars) fa circa i costi che saranno affrontati nel prossimo futuro per garantire i servizi di assistenza sanitaria integrativa messi a disposizione sia dei dipendenti del parlamento che per gli stessi onorevoli che siedono a sala d’Ercole.

Il bando di gara è stato pubblicato nei giorni scorsi e scadrà poco prima di Natale. Superate le feste, verosimilmente, si avrà il nome della società che metterà a disposizione i propri servizi assicurativi per il rimborso delle spese medicali. Si va dalle terapie specialistiche, anche per patologie gravi, a prestazioni più ordinarie, come il cambio degli occhiali o le cure odontoiatriche.

“Un privilegio che ci si porta dietro e a cui, a differenza di altri, finora non si è voluto rinunciare”, confida al Quotidiano di Sicilia uno dei settanta deputati regionali che avranno la possibilità, a fronte di un contributo modico rispetto alle indennità percepite, di estendere la copertura anche ai familiari.

Ars, il nuovo bando per l’assistenza sanitaria a dipendenti e onorevoli

Il dato che maggiormente spicca confrontando il bando della gara appena indetta con il precedente sta nell’importo complessivo della gara. Nel 2021, il valore dell’appalto era stato quantificato in 900mila euro, ripartiti in due lotti: il primo da 600mila riguardante i dipendenti dell’Ars, il secondo da 300mila gli onorevoli. Adesso la spesa presunta è salita a un totale di 1.845.000 euro, dei quali 1,4 milioni per i dipendenti e 450mila euro per gli eletti. Per questi ultimi, che – a differenza del personale che lavora all’interno dell’Assemblea – non hanno registrato aumenti, visto che il numero dei deputati è sempre di settanta, l’incremento dell’importo è del 50%.

A cambiare sono anche altri aspetti. Aumentano, per esempi, i premi annuali: della metà quello pagato all’assicurazione dall’Ars per il singolo deputato, che passa da mille a 1.500 euro, mentre cresce da 800 a mille euro e da 650 a 800 euro il premio pagato – stavolta facoltativamente dal deputato – per l’estensione della copertura rispettivamente per coniuge o convivente e per altri familiari a proprio carico.

Nel complesso le modifiche includono massimali complessivi più elevati, ma al contempo una riduzione dei limiti dei rimborsi giornalieri per alcune spese. Tra le curiosità da segnalare c’è l’introduzione di un limite biennale per le montature degli occhiali. In precedenza, i deputati potevano cambiarla ogni anno e vedersi riconosciuto il rimborso.

Recupero anche dei ticket

Il capitolato dispone che a essere rimborsate saranno le spese affrontate in diverse tipologie di strutture sanitarie. Per quelle pubbliche o convenzionate con la società vincitrice della gara, quest’ultima sarà chiamata a provvedere “al pagamento diretto delle prestazioni ricevute dall’assistito”; per quelle private e non convenzionate, invece, “la società, ricevuta direttamente dagli assistiti la documentazione delle ricevute, fatture, notule di spesa, certificati medici di diagnosi e prescrizione, cartelle cliniche ai fini della corretta liquidazione dei sinistri, effettua le opportune verifiche e accredita quanto dovuto a termini di copertura sul conto corrente dell’assistito, entro 45 giorni lavorativi dalla ricezione della documentazione”.

I deputati saranno sollevati anche dal pagamento dei ticket sanitari nelle strutture pubbliche. Il servizio che acquisirà l’Ars – e che pagherà con fondi propri, e dunque pubblici – prevede anche questo tipo di rimborso. “Nel caso in cui le prestazioni siano eseguite nell’ambito del servizio sanitario nazionale o presso strutture anche private convenzionate con lo stesso, la società rimborsa i ticket sanitari pagati dall’assistito e le eventuali altre spese sostenute dallo stesso che rientrano tra le tipologie contemplate dalle coperture previste dal presente contratto”, si legge nel capitolato.

Assistenza sanitaria per dipendenti Ars, incluse le spese per le gravidanze

Nel nuovo triennio, saranno incluse anche le spese relative alle prestazioni affrontate per chi è in gravidanza. Nel capitolato è aggiunto un pacchetto maternità, non previsto in precedenza: “Sono coperte, sia se effettuate in strutture convenzionate sia in strutture non convenzionate, le spese sostenute e presentate con documenti fiscalmente validi sino ad un massimo di mille euro per visite, ecografie ed analisi cliniche o chimiche – si legge –. Tale massimale si intende elevato a 1.500 euro in caso di gravidanza a rischio. Il rimborso dei ticket pagati per le suddette prestazioni erogate dal Sistema sanitario nazionale è integrale”. “In caso di spese per test di screening (quali ad esempio translucenza nucale, bi-test, Dna fetale) e gli esami più approfonditi (come amniocentesi o villocentesi) – viene specificato – in presenza di prescrizione da parte del medico specialista, il limite di cui sopra è da intendersi elevato a 2mila euro”.

L’intermediazione del broker

Il capitolato della nuova gara appena pubblicata introduce anche una clausola broker che non si trova nel precedente bando. “La gestione della presente copertura è affidata al Broker Mag S.p.A con sede legale in Roma”, si legge. Viene specificato che il broker sarà responsabile “della rispondenza formale e sostanziale dei documenti contrattuali nonché della legittimità della sottoscrizione degli stessi da parte dei fornitori del servizio” e metterà a disposizione dei deputati che vorranno fruirne “un servizio di assistenza in materia di sinistri e di gestione degli stessi”.

Spese per l’assistenza sanitaria all’Ars, i dati dell’ultimo triennio

Tra i documenti allegati alla procedura ci sono anche le statistiche riguardante i sinistri registrati tra il 31 gennaio 2022 e il 31 gennaio 2025. Guardando soltanto ai dati relativi ai deputati, sono stati 849 i sinistri, per un importo liquidato superiore ai centomila euro. Le richieste di rimborso per lenti e occhiali sono state 47 – pari a circa 17mila euro – mentre 121 quelle per le cure odontoiatriche. In questo caso la spesa si è aggirata sui 15mila euro.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI