Importanti novità per quanto riguarda l'erogazione dell'Assegno Unico. Ecco la comunicazione da parte dell'INPS.
Arrivano importanti novità per il pagamento dell‘Assegno unico. In questi giorni l’INPS ha diffuso la circolare n.41 all’interno della quale vengono definite le nuove date del calendario mensile per l’erogazione del contributo e le modalità di pagamento dell’Assegno unico e universale.
Nella circolare l’Istituto di previdenza sottolinea le famiglie hanno diritto a un “incremento automatico dell’importo dell’Assegno con effetto retroattivo a partire da gennaio 2023″.
Assegno unico, per chi aumenta l’importo
Nello specifico, verrà riconosciuto un aumento nella misura del 50% dell’assegno per:
- i figli minori di un anno circa;
- ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli e un ISEE non superiore a 43.240.
Usufruiranno dell’aumento del 50% dell’assegno anche tutte quelle famiglie con 4 figli. I nuclei familiari con soggetti disabili vedranno equiparate le “maggiorazioni previste in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni (fino al compimento dei 21 anni di età) a quelle dei figli disabili minorenni”.
Le novità per i pagamenti
Novità importanti, come detto anche per quanto riguarda le date dei pagamenti. L’INPS rende noto che dal 10 al 20 di ogni mese l’INPS provvederà al pagamento degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente.
Dal 20 al 30 di ogni mese, invece, l’Istituto provvederà all’erogazione degli importi relativi alle nuove domande giunte nel corso del mese precedente e per gli assegni che, rispetto al mese precedente, hanno registrato delle variazioni in virtù dei mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’ISEE.
Assegno Unico, a quanto ammontano gli importi
L’INPS ha reso noto che per i primi 12 mesi di competenza della nuova misura (marzo 2022-febbraio 2023) “sono stati erogati alle famiglie assegni per 16 miliardi di euro, di cui 13 miliardi relativi al 2022 e 3 miliardi di competenza del primo bimestre del 2023″.
Per quanto riguarda il mese di febbraio 2023, l’importo medio per figlio, comprensivo della maggiorazioni, “va da poco meno di 55 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 215 € per la classe di ISEE minima (16.215 euro per il 2023)”.
L’importo di base per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.