L’importo medio sale a 186 euro, 8 euro in più rispetto al mese precedente.
Sono 853.908 i figli siciliani che hanno ricevuto l’assegno unico universale per il mese di gennaio 2024, ultimo rendicontato dall’Inps, per un importo medio di 183 euro (in aumento rispetto alle rilevazioni precedenti). I dati sono stati rilasciati dall’Osservatorio sull’assegno unico universale dell’Inps, che aggiorna i numeri relativi a questa forma di sostegno al reddito.
La Sicilia si pone al secondo posto per importo più alto nel panorama italiano, superata soltanto dalla Calabria che sale a 191 euro. Un netto aumento, sia nell’importo medio che nel numero dei figli, per l’Isola nel giro di appena un mese.
Aumento dell’assegno unico nel 2024, le rivalutazione
Nel primo caso, è presto detto: gli importi dell’assegno che spettano per l’annualità 2024 sono stati rideterminati come previsto dall’articolo 4, comma 11, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, secondo il quale sia l’Auu che le relative soglie Isee sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita, cioè dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
L’Inps ha quindi proceduto all’aggiornamento, sulla base del comunicato Istat del gennaio scorso, che ha reso noto che la variazione dell’indice dei prezzi è pari al +5,4%. Si tratta quindi di un aumento generalizzato tanto che, se la media siciliana rispetto a dicembre 2023 è salita di 8 euro, la media nazionale ha comunque subito un rialzo di 7 euro. Sostanzioso anche l’aumento del numero di figli a cui viene pagato l’assegno unico, che passano da circa 754mila a poco meno di 854mila. Circa 100 mila nominativi in più, che incidono in buona parte nel totale registrato nell’intera penisola.
Anche in questo caso il numero è cresciuto, ma di poco meno di 400mila unità in tutto, assorbite in buona parte dalla Sicilia, dalla Campania, che sale di 118mila unità, dalla Puglia, a +38 mila, e dal Lazio, a circa 29 mila richieste accolte in più.
Il perché dei nuovi numeri
Non si tratta di nuovi nati o di sole nuove richieste, ma dell’inserimento, nei dati generali, di tutti quei figli che appartengono ai nuclei familiari che sono ex percettori del Reddito di cittadinanza. Fino a dicembre, infatti, l’Auu era versato come quota integrativa del sostegno al reddito. In totale, in Sicilia sono stati erogati per il solo mese di gennaio oltre 159 milioni di euro, direttamente alle famiglie, attraverso il sostegno al reddito, che da ormai quasi due anni è andato a sostituire i vecchi assegni familiari. Una vera rivoluzione rispetto al passato, quando gli assegni passavano attraverso la busta paga dei genitori lavoratori.
Il nuovo assegno unico è stato invece pensato per raggiungere direttamente tutti coloro che hanno all’interno del proprio nucleo familiare un figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, con un importo più basso a partire dal diciottesimo anno di età.
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A chi viene riconosciuto l’assegno
L’assegno viene riconosciuto anche dopo i 21 anni per i figli disabili a carico. Per loro è prevista una maggiorazione in base al grado di disabilità. Il calcolo dell’assegno unico universale dipende dall’età del figlio richiedente, oltre che dal reddito familiare. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2024 va da un minimo di 57 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro, ad un massimo di 199,40 euro per Isee fino a 17.090,61 euro. In caso di figlia o figlio successivo al secondo, l’importo dell’assegno universale è maggiorato del 20%. Spettano maggiorazioni anche nel caso di genitori entrambi lavoratori.