Assegno unico marzo 2025 in ritardo: perché e date pagamenti

Assegno unico di marzo 2025 in ritardo e con possibili importi diversi: ecco tutte le info

Assegno unico di marzo 2025 in ritardo e con possibili importi diversi: ecco tutte le info

Redazione  |
martedì 11 Marzo 2025

Il calendario dei pagamenti per il mese di marzo e le novità relative agli importi.

Assegno unico di marzo 2025, ecco quando arriveranno i pagamenti: il calendario, le date dal segnare sul calendario e le informazioni utili per gli utenti.

Si ricorda che da febbraio sono in vigore gli aumenti previsti dopo la rivalutazione dell’Istat. In più, si prevedono dei ritardi di circa 5 giorni sulle date di pagamento, almeno fino a giugno, come già annunciato dall’Inps nelle scorse settimane.

Assegno unico marzo 2025, quando arrivano i pagamenti

Non c’è una data precisa comunicata dall’Inps. Ciò che è certo, però, è che i pagamenti arriveranno a partire dal 20 del mese per gli importi e le domande che non hanno subìto modifiche. Per i beneficiari la cui domanda ha subìto modifiche o per i primi pagamenti, in genere il pagamento arriva nell’ultima settimana del mese successivo all’approvazione della domanda o della modifica.

Assegno unico in ritardo, ecco perché

Il ritardo nei pagamenti dell’assegno unico è stato determinato dall’adesione dell’Inps al sistema di Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia. In un messaggio dell’Istituto si legge: ““Con il messaggio 19 febbraio 2025, n. 633, l’Istituto comunica che i pagamenti dell’Assegno unico e universale per i mesi da febbraio a giugno 2025, relativi alle prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni, vengono accreditati a partire dal giorno 20 del mese“.

“Come di consueto, il pagamento della prima rata della prestazione – aggiunge l’Inps – avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito”.

Aumenti e chi rischia l’importo tagliato

L’assegno unico e universale è stato oggetto di rivalutazione da parte dell’Inps, sulla base dei dati Istat sui costi della vita. Gli importi, quindi, subiranno degli aumenti. Ecco un articolo del QdS con le tabelle ufficiali e i nuovi importi.

Si ricorda che chi non ha presentato una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), percepirà comunque l’assegno unico ma con l’importo minimo. Per recuperare l’importo corrispondente alla propria fascia di reddito e gli eventuali arretrati, c’è tempo fino al 30 giugno per presentare la Dsu aggiornata.

Come controllare i pagamenti e gli importi

In caso di ritardi o problemi, è possibile effettuare un controllo dello stato dei pagamenti dell’assegno unico sul portale Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale).

Una volta entrati sul sito web dell’Istituto di previdenza, bisognerà cercare “Fascicolo previdenziale del cittadino”. In seguito, sarà necessario su “Prestazioni” e poi su “Pagamenti”. Infine, si dovrà cliccare sull’anno di riferimento. In alternativa, è possibile utilizzare anche l’applicazione MyInps per controllare lo stato dei pagamenti dell’assegno unico. Il portale offre altre informazioni quali durata del beneficio, stato di eventuali domande presentate e importi. Si può consultare il Fascicolo previdenziale anche in caso di messaggio “Domanda di assegno unico decaduta“, che implica una possibile sospensione del beneficio.

Per informazioni su altre prestazioni dell’Istituto si rimanda al nostro articolo su Pagamenti Inps di marzo.

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