L’Osservatorio statistico dell’Inps ha aggiornato i numeri relativi all’Assegno unico universale. L’Isola resta comunque al secondo posto nazionale per importo erogato alle famiglie
PALERMO – L’inizio del 2025 segna una duplice riduzione, per la Sicilia, sia dei figli pagati che dell’importo dell’Assegno unico universale (Auu), il beneficio economico che viene somministrato a tutti coloro che ne fanno richiesta in sostituzione dei vecchi assegni familiari.
Nell’Isola, secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio statistico dell’Inps sull’Auu, a gennaio sono stati pagati 861.316 figli, circa cinquemila in meno rispetto a dicembre 2024, per un importo medio di 190 euro, contro i 191 del mese precedente. La cifra rimane comunque ben più alta della media nazionale, che si ferma a 173 euro.
La Sicilia rimane seconda per maggiore importo
Nonostante la riduzione, la Sicilia rimane la seconda in elenco per maggiore importo, superata soltanto dalla Calabria, che arriva a un assegno medio di 195 euro. L’Isola supera anche la media del macroterritorio Sud e Isole, dove l’assegno unico ammonta a 186 euro; si scende ulteriormente al Centro, dove l’importo medio è di 167 euro, e al Nord, a 165 euro.
Un’inversione di tendenza rispetto al passato, considerato che nei due anni trascorsi dall’introduzione del sostegno al reddito, i numeri sono cresciuti in maniera regolare. Se il 2022 ha fatto segnare, in Sicilia, un totale di figli pagati pari a 793.419, con un importo medio mensile di 161 euro, distribuiti su dieci mensilità, visto che l’Auu è stato introdotto a partire dall’1 marzo di quell’anno, nel 2023 i numeri sono saliti a 844.260, e un importo medio mensile di 177 euro. Aumenti ancora maggiori sono stati registrati nel 2024, quando il numero totale è arrivato a 920.212, e l’importo è salito ulteriormente a 190 euro.
Non bisogna però dimenticare che l’aumento dei richiedenti è legato anche all’eliminazione del Reddito di cittadinanza. Chi ne fruiva, infatti, riceveva al suo interno anche la quota figli. All’eliminazione del sostegno al reddito, quindi, sono state effettuate tante nuove richieste per gli Auu, che hanno gonfiato e non di poco i numeri regionali, considerato che la Sicilia contava tra i numeri più alti di fruitori di Rdc.
I fondi distribuiti in Sicilia nel corso degli anni raggiungono cifre molto importanti: nel 2022 sono stati superati gli 1,1 miliardi di euro, la cifra è salita a 1,6 nel 2023, fino ai 2 miliardi di euro a chiusura del 2024. Lo scorso anno, a chiusura dei dodici mesi, le domande presentate sono state 84.418, che hanno rappresentato una quota del 12,5% del dato nazionale. In tutta Italia, a gennaio 2025, l’Inps ha erogato alle famiglie un totale di 1,6 miliardi di euro, portando il totale delle liquidazioni dell’assegno dal 2022 a oltre 53 miliardi di euro.
Quasi 6 milioni i nuclei familiari che hanno beneficiato dell’assegno
Sono quasi 6 milioni i nuclei familiari che hanno beneficiato dell’assegno, per un totale di 9,4 milioni di figli. L’importo medio per figlio, pari a 173 euro, nasce da una forbice che va da circa 58 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima, fissata a 45.939,56 euro per il 2025, fino a 223 euro per le famiglie con il reddito più basso, con Isee inferiore a 17.227,33 euro.
L’assegno unico universale rappresenta una vera rivoluzione
L’assegno unico universale rappresenta una vera rivoluzione considerato che, rispetto a prima, i fondi vengono erogati direttamente alle famiglie e non passano più per il datore di lavoro. In questo modo, l’assegno non è indirizzato soltanto ai dipendenti, ma possono usufruirne tutte le famiglie che ne facciano richiesta, a partire dal settimo mese di gravidanza e per i giovani fino a 21 anni di età. Non è necessario ripresentare la domanda, ma va aggiornato l’Isee ogni anno, entro il 28 febbraio; se ciò non viene fatto, verrà pagata la quota minima prevista.
A partire dall’1 gennaio scorso, l’importo dell’assegno è stato adeguato all’aumento del costo della vita, pari al +0,8% nel 2024. Inoltre, è stato deciso un ulteriore aumento dell’Auu del 50% per i genitori con figli fino a un anno, mentre per le famiglie con almeno tre figli e Isee entro la soglia massima riceveranno il 50% in più per i figli tra uno e tre anni. Per le famiglie con almeno quattro figli è previsto un aumento fisso di 150 euro al mese.