Quello che sembra un dato certo è che le modifiche al regolamento volute l'anno scorso dal presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, non sembrano avere sortito l'effetto sperato.
C’è chi sembra avere iniziato il nuovo anno con un piglio diverso e chi invece si mantiene sugli stessi ritmi di quello passato. È la prima fotografia del 2025 sulla partecipazione dei deputati regionali siciliani alle attività dell’Ars.
Il tema si presta a polemiche e scrollate di spalle, dividendo chi ritiene sarebbe un dovere garantire la propria presenza nelle sedute d’aula a Palazzo dei Normanni – anche a fronte delle indennità che spettano agli onorevoli – da chi difende l’operato con una scrollata di spalle, sostenendo che tutto sommato la politica non la si deve fare per forza dentro ai palazzi.
Quello che sembra un dato certo è che le modifiche al regolamento volute l’anno scorso dal presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, non sembrano avere sortito l’effetto sperato: le sanzioni pecuniarie non hanno inciso particolarmente sui livelli di assenteismo.
Primo posto confermato
Nel primo trimestre del 2025 sono state 19 le volte in cui l’Assemblea regionale siciliana si è riunita. Dal report degli uffici dell’Ars, risulta che il deputato più assente è stato Nicola D’Agostino. L’esponente acese di Forza Italia aveva chiuso il 2024 con 40 assenze su 59 sedute. Tra gennaio e marzo di quest’anno, D’Agostino ha saltato undici sedute che, unite alle due occasioni in cui è risultato in congedo o missione, riducono a sei le presenze in aula.
Lo stesso numero di presenze ce l’ha il catanese Ludovico Balsamo, oggi Mpa ma eletto nelle file di Sud chiama Nord, che aveva concluso il 2024 al secondo posto con 37 assenze. Nel primo trimestre 2025, Balsamo è stato assente otto volte, mentre in cinque occasioni è stato registrato come in congedo o missione.
Invece Salvatore Geraci (Lega), che nel 2024 era finito terzo, finora è stato sempre presente.
Gli altri assenteisti
Guardando soltanto alle assenze, subito dopo D’Agostino si piazzano il catanese Luca Sammartino (Lega) a quota dieci e la palermitana Marianna Caronia (ex Lega, oggi al gruppo misto) con nove. La classifica prosegue con Carlo Auteri (ex Fdi, oggi gruppo misto) e Calogero Leanza (Pd) con otto assenze, mentre sette sono quelle attribuite alle cinquestelle Jose Marano e Cristina Ciminnisi. Se si volesse stilare la top ten bisognerebbe spingersi fino alla dodicesima posizione: fermi a sei assenze ci sono i forzisti Bernadette Grasso e Riccardo Gennuso, la dem Valentina Chinnici e Santo Primavera (gruppo misto). Per Primavera, il conteggio inizia dal 28 gennaio, giorno in cui si è insediato all’Ars subentrando a Salvatore Giuffrida.
Il resto della classifica
L’elenco dei settanta è completato dai seguenti nomi: Carlo Gilistro (5, M5S), Giuseppe Lombardo (5, Sud Chiama Nord), Dario Safina (5, Pd), Tiziano Spada (5, Pd), Salvo Tomarchio (5, Forza Italia), Giovanni Burtone (5, Pd), Ersilia Saverino (4, Pd), Lidia Adorno (4, M5S), Giuseppe Bica (4, Fratelli d’Italia), Salvatore Scuvera (4, Fratelli d’Italia), Giuseppe Zitelli (4, Fratelli d’Italia), Marco Intravaia (3, gruppo misto ed ex Fdi), Alessandro De Leo (3, Forza Italia ed ex Sud chiama Nord), Ismaele La Vardera (3, gruppo misto ed ex Sud chiama Nord), Mario Giambona (2, Pd), Roberta Schillaci (2, M5S), Margherita La Rocca Ruvolo (1, Forza Italia), Adriano Varrica (1, M5s).
Quota zero
Nessuna assenza per Ignazio Abbate (Dc), Nuccia Albano (Dc), Elvira Amata (Fratelli d’Italia), Alessandro Aricò (Fratelli d’Italia), Giorgio Assenza (Fratelli d’Italia), Giuseppe Carta (Popolari e Autonomisti), Michele Catanzaro (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Dario Daidone (Fratelli d’Italia), Antonio De Luca (M5s), Cateno De Luca (Sud chiama Nord), Roberto Di Mauro (Popolari e Autonomisti), Nuccio Di Paola (M5s), Nello Dipasquale (Pd), Fabrizio Ferrara (Fratelli d’Italia), Vincenzo Figuccia (Lega), Riccardo Gallo (Forza Italia), Giuseppe Galluzzo (Fratelli d’Italia), Gaetano Galvagno (Fratelli d’Italia), Salvatore Geraci (Lega, ex Sud chiama Nord), Giuseppe Laccoto (Lega), Luisa Lantieri (Forza Italia), Giuseppe Geremia Lombardo (Popolari e Autonomisti), Michele Mancuso (Forza Italia), Serafina Marchetta (Dc), Andrea Messina (Dc), Gianfranco Miccichè (gruppo misto), Carmelo Pace (Dc), Stefano Pellegrino (Forza Italia), Savarino (Fratelli d’Italia), Schifani (Forza Italia), Matteo Sciotto (Sud chiama Nord), Luigi Sunseri (M5s), Edy Tamajo (Forza Italia), Mimmo Turano (Lega), Fabio Venezia (Pd), Gaspare Vitrano (Forza Italia).
Le presenze d’ufficio
In merito a chi risulta con zero assenze, va specificato che il regolamento prevede che ai deputati che hanno un ruolo in giunta (presidente o assessori) e a chi è presiede una commissione legislativa le presenze in aula vengano assegnate d’ufficio.
Al contempo, il conteggio delle assenze non tiene conto di cause giustificate con motivi di salute.