L'ex magistrato Giorgianni attraversa lo Stretto su una barca di pescatori - QdS

L’ex magistrato Giorgianni attraversa lo Stretto su una barca di pescatori

Antonino Lo Re

L’ex magistrato Giorgianni attraversa lo Stretto su una barca di pescatori

lunedì 17 Gennaio 2022

L'espediente era già stato utilizzato da altre persone. "Ho attraversato lo Stretto con una barca di pescatori perché sprovvisto di super Green pass - ha detto Giorgianni all'Ansa"

L’ex magistrato Angelo Giorgianni non avendo il super Green pass necessario per prendere il traghetto ha attraversato lo Stretto di Messina su una barca di pescatori con cui si era messo d’accordo. La notizia è stata resa nota dall’emittente Tv7.

L’espediente era già stato utilizzato da altre persone. “Ho attraversato lo Stretto con una barca di pescatori perché sprovvisto di super Green pass – dice Giorgianni all’ANSA – Con la nostra organizzazione abbiamo presentato una richiesta d’ infrazione contro l’Italia all’Europa perché con l’obbligo del super Green pass sullo Stretto hanno limitato la libertà personale e non garantito la continuità territoriale”.

Su posizioni no Green pass

Giorgianni, che è su posizioni no vax, attualmente è segretario dell’organizzazione mondiale per la vita e vicino al gruppo de l’Eretico. Nell’ottobre scorso era stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, per aver parlato il 9 dello stesso mese a Roma dal palco dei no Green pass a piazza del Popolo a Roma.

L’ex giudice proveniva da Roma e si è accordato con alcuni pescatori per passare lo Stretto. “Con questo provvedimento sbagliato – prosegue Giorgianni – l’Italia è come se avesse spostato i confini di Europa dalla Sicilia a Villa San Giovanni. Spero che il Governo riveda questo provvedimento. Ha limitato la nostra libertà personale”.

Chi è Angelo Giorgianni

Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Messina nel 1975, è in magistratura dal 1977 e opera nelle procure prima di Caltagirone poi di Reggio Calabria fino al 1985, quando torna a Messina, dove in seguito diviene Sostituto procuratore della Repubblica.

Nel 1996 è eletto al Senato per Rinnovamento Italiano nel collegio di Fano. È nominato sottosegretario agli Interni del Governo Prodi I fino al 13 marzo 1998, quando si dimette a motivo del “verminaio Messina”. Lascia i diniani per il Partito Popolare Italiano per un anno per passare all’UDEUR.

Nel 2001 torna in magistratura, divenendo poi Presidente di Sezione presso la Corte di Appello di Messina.

Nel 2010 è nominato dal ministro Angelo Alfano come uno dei tre presidenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), organismo che valuta i dirigenti del Ministero della giustizia.

Oltre al ruolo di Presidente di Sezione in Corte di Appello ricopre poi il ruolo di Presidente di Commissione Tributaria Regionale, fino alla sospensione dalle funzioni e dallo stipendio decisa dal Consiglio Superiore della Magistratura il 27 ottobre 2021.

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