Augusta, l’Adsp fissa i termini per il Deposito di gas naturale - QdS

Augusta, l’Adsp fissa i termini per il Deposito di gas naturale

Luigi Solarino

Augusta, l’Adsp fissa i termini per il Deposito di gas naturale

mercoledì 23 Giugno 2021


Dopo numerosi rinvii e polemiche, l’Adsp ha indicato il 20/9 come termine ultimo in cui le Amministrazioni potranno far pervenire i pareri di fattibilità sulla realizzazione della struttura

AUGUSTA (SR) – L’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del mare di Sicilia Orientale ha fissato alle ore 12 del 20 settembre 2021 il termine in cui le Amministrazioni interessate dovranno far pervenire il parere di fattibilità sulla realizzazione di un deposito di stoccaggio di Gnl (Gas naturale liquefatto) all’interno della rada di Augusta.

È quanto riportato in una missiva, a firma del responsabile del procedimento, Davide Romano, inviata a tutti gli Enti e Soggetti che hanno preso parte alla conferenza dei servizi decisoria sulla realizzazione dell’impianto, svoltasi lo scorso 7 giugno.

La conferenza era stata rinviata in seguito ad una pregiudiziale avanzata dal sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, motivata dal fatto che l’insediamento del deposito “Deve comunque essere oggetto di attenta e completa valutazione”.

Nella lettera dell’AdSP si legge quanto segue: “In esito, nell’equo contemperamento degli interessi del territorio e della salvaguardia dell’iniziativa imprenditoriale in esame, peraltro coerente rispetto alle rinnovate esigenze di addivenire a procedura industriali ecosostenibili, si procederà alla definizione della procedura come segue: Si fissa il termine, alle ore 12:00 del 20.09.2021, entro il quale Codeste Amministrazioni faranno pervenire il parere di fattibilità dell’iniziativa, favorevole, o favorevole con prescrizioni o sfavorevole; Medio tempore, Codesto spettabile Comune di Augusta potrà esercitare ogni iniziativa di partecipazione popolare e/o inclusiva prevista dalla normativa vigente per gli enti Locali, allo scopo di esprimere, entro il termine fissato, un parere favorevole o favorevole con prescrizioni o sfavorevole”.

Questa Amministrazione – si legge ancora – rimane disponibile per ogni eventuale chiarimento e/o ragguaglio che l’Amministrazione Civica ritenesse acquisire nell’ambito delle predette fasi inclusive”.

In seguito alla richiesta di accesso agli atti presentata dall’Associazione Decontaminazione Sicilia, l’AdSP ha anche trasmesso la documentazione inerente la realizzazione del deposito di Gnl.

Gianmarco Catalano di Punta Izzo Possibile ha commentato: “Sulla base della documentazione trasmessa dall’AdSP, possiamo affermare che alcuna Valutazione d’Impatto Ambientale (Via) è stata prodotta, né di livello regionale né nazionale. Allo stato dunque non sussistono i presupposti tecnico-giuridici per esprimere un parere di fattibilità, come richiesto dall’AdSP. Inoltre, nella recente comunicazione dell’AdSP agli Enti e alle Associazioni parti del procedimento, viene omessa la convocazione della prossima conferenza dei servizi in modalità sincrona. Un operato anomalo, quello dell’autorità portuale, che lascia fortemente perplessi circa la legittimità dell’intero procedimento amministrativo”.

“La legge sul procedimento amministrativo (L. 241/90) impone, per i progetti sottoposti a Via regionale, che tutti i pareri e provvedimenti necessari alla realizzazione del progetto devono essere acquisiti in seno alla conferenza dei servizi convocata in modalità sincrona – prosegue Catalano -. Nel nostro caso la verifica di assoggettabilità a Via regionale non risulta essere stata compiuta. Malgrado il codice dell’ambiente la imponga per ogni deposito di sostanze pericolose in misura superiore ai 1000 m3. Quello in progetto ad Augusta ne conta 4800 m3. Infine trattandosi, oltre che di un deposito, di un’opera marittima, la Via ministeriale è obbligatoria”.

“In compenso – conclude Catalano – l’Autorità portuale conferma la competenza del Comune nell’indizione della consultazione popolare. Il sindaco Di Mare faccia conoscere alla città l’orientamento dell’Amministrazione comunale e, come previsto dalla legge, le modalità con cui intende consultare i cittadini”.

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