Augusta, revocato bando per il porto a Saline Mulinello - QdS

Augusta, revocato bando per il porto a Saline Mulinello

Luigi Solarino

Augusta, revocato bando per il porto a Saline Mulinello

giovedì 13 Febbraio 2020

Nell’area sarebbero stati realizzati nuovi piazzali attrezzati per l’allocazione di containers. La gara, che prevedeva 62 milioni di euro di fondi, era stata presentata sulla Gazzetta ufficiale europea

AUGUSTA (SR) – Con la delibera commissariale n°11/20 del 30/01/2020 è stato revocato il bando di gara per la realizzazione dei nuovi piazzali attrezzati del porto commerciale di Augusta che si sarebbero dovuti costruire su parte dell’area in cui insistono le Saline del Mulinello.

La revoca del bando è stato uno degli ultimi atti del Commissario Straordinario, Emilio Errigo, alla guida dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mare della Sicilia Orientale. Le Associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf, da tempo, si opponevano alla cementificazione di quella che è considerata come una delle aree umide più importanti della Sicilia Orientale. Detta area, infatti, riveste una grande importanza dal punto di vista ambientale poiché è stata eletta a luogo di nidificazione e di svernamento da parte di numerose specie avicole, anche rare. Nonostante ciò, nei piani dell’Adsp avrebbe dovuto essere utilizzata per l’ampliamento dei piazzali del porto commerciale per allocarvi i containers e realizzare una stazione ferroviaria.

Recentemente il consigliere comunale di Diem25, Giuseppe Schermi, aveva illustrato un’altro motivo che sancisce ulteriormente i vincoli esistenti sull’area Sic (Sito d’importanza comunitaria) ITA 090014 delle Saline del Mulinello. Si tratta della cartografia aggiornata dalla Regione Siciliana e trasmessa al ministero dell’Ambiente che la ha approvata. Detta cartografia, mostra le Saline del Mulinello inserite tra le aree Sic. L’area Sic è sottoposta a tutela 3 e, pertanto, non è possibile in alcun modo realizzarvi nuove costruzioni di qualsiasi tipo e, conseguentemente, non si possono effettuare interventi di movimentazione della terra. Il bando di gara europeo, ammontante a ben 62 milioni di euro, per l’affidamento dei lavori di ampliamento dei piazzali, era stato presentato sulla Gue (Gazzetta ufficiale europea) in data 21.08.2018 quando i vincoli già esistevano. Detta gara, pertanto, non si sarebbe dovuta svolgere.

L’Adsp, pertanto, “avendo appreso di sopravvenuti dispositivi e regolamentari inerenti la disciplina dei profili ambientali delle aree oggetto delle procedure in argomento, ha proceduto ad una rivisitazione della documentazione amministrativa istruttoria relativa alle aree, dalla quale sono emersi i seguenti motivi per cui ha deciso di ritirare il bando”. Il decorso del termine di cinque anni dalla emanazione della Via (Valutazione impatto ambientale) del 2007 e della valutazione di non assoggettabilità del 2013 (per le relative opere) che ha determinato di fatto la fine dell’efficacia del provvedimento; quota parte delle aree costituiscono un sito di attenzione Pai (Piano di assetto idrogeologico); Il piano di gestione “Saline della Sicilia Orientale”, approvato in via definitiva con Ddg Arta n. 303 del 12.04.2017, prospetta l’intenzione, di ampliare su quota parte delle aree interessate dai lavori in oggetto, i medesimi vincoli ambientali sussistenti sulle Zps e Zsc vigenti.

Nelle aree in oggetto risultano insistere delle aree umide ed un “corridoio ecologico” che, in ragione di provvedimenti sopravvenuti, anche se non ancora definitivamente vincolanti, individuano nelle medesime aree un “habitat prioritario” e la volontà di provvedere ad una successiva tutela anche in ordine ai principi comunitari; su quota parte della medesima area, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa ha ritenuto di avviare ex art.12 del Dlgs 42/2004 la verifica dell’interesse culturale per l’apposizione di un vincolo etnoantropologico.

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