Coronavirus e commercio, aumentano gli acquisti di prodotti on line - QdS

Coronavirus e commercio, aumentano gli acquisti di prodotti on line

Michele Giuliano

Coronavirus e commercio, aumentano gli acquisti di prodotti on line

martedì 20 Ottobre 2020

Nell’ultimo anno, soprattutto a causa della pandemia, il settore ha guadagnato 5,5 miliardi in più. A fronte di questo aumento dimezzano il loro valore i servizi (turismo e trasporti)

ROMA – L’arrivo improvviso della pandemia sul territorio italiano, la forza e la potenza con cui è stato investito il nostro modo di vivere, i mesi duri del lockdown hanno trasformato l’approccio al commercio di molti italiani in modo radicale. Un cambiamento epocale avvenuto in poche settimane.

Le disposizioni governative, la trasformazione di alcune abitudini di consumo e il potenziamento dei progetti eCommerce da parte di numerosi attori del settore hanno generato effetti visibili sui numeri del mercato italiano: a fronte della crescita più rilevante di sempre degli acquisti online di prodotto (+5,5 miliardi di euro in 12 mesi), i servizi dimezzano il loro valore (-47%) a causa della crisi che ha colpito, in primis, il settore di turismo e trasporti. Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla ventunesima edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato “eCommerce B2c: la chiave per ripartire”.

“Quest’anno la dinamica complessiva del mercato eCommerce, a livello globale, nasconde andamenti profondamente differenti nelle sue principali macrocategorie” ha dichiarato Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

“Da un lato la chiusura delle frontiere – ha detto ancora Perego -, le forti limitazioni alla mobilità e il divieto di assembramento hanno colpito pesantemente l’ambito del turismo/trasporti e ticketing per eventi in primis e ne hanno penalizzato fortemente le vendite, indipendentemente dal canale. Dall’altro lato la pandemia ha avvicinato all’eCommerce di prodotto tanti nuovi utenti e ha agito positivamente sulla frequenza di spesa dei web shopper già acquisiti. Nel 2020 il valore degli acquisti online di prodotto nel mondo dovrebbe raggiungere i 2.600 miliardi di euro, +16% circa rispetto al 2019”.

La crisi sanitaria, ha generato un’evoluzione digitale senza precedenti, andando a modificare profondamente anche i comportamenti di acquisto. Nello specifico, è aumentata la frequenza di acquisto nell’eCommerce (+79%), l’home delivery rimane la modalità preferita di ricezione dei prodotti da oltre il 93% degli utenti e il contante perde sempre più terreno a favore dei pagamenti digitali. I consumatori italiani richiedono inoltre a insegne e brand di adeguare i loro servizi nei punti vendita fisici, sfruttando le opportunità digitali per offrire esperienze sempre più soddisfacenti e sicure.

“Purtroppo, la digitalizzazione delle imprese italiane è ancora lontana dalla media europea, ma confido che questo momento di ridefinizione degli equilibri economici possa servire a colmare questo gap” ha aggiunto Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. Nei prodotti, i settori più maturi crescono con un tasso sostenuto ma sotto la media di mercato: nel 2020 l’informatica ed elettronica di consumo vale online 6,2 miliardi di euro (+20%), l’abbigliamento 3,9 miliardi (+22%) e l’editoria 1,2 miliardi (+18%). I comparti emergenti registrano ottimi risultati con ritmi di crescita molto più alti: in particolare il food&grocery genera 2,7 miliardi di euro (+70% rispetto al 2019) e l’arredamento e home living 2,4 miliardi (+32%). Buona anche la crescita delle categorie racchiuse in “altri prodotti” (+37% rispetto al 2019), come beauty e pharma, ma anche giochi e ricambi d’auto.

Nei servizi, il settore turismo e trasporti, subisce un importante arresto. La diffusione del Covid-19 in Italia e il conseguente lockdown hanno danneggiato fortemente il settore, che registra una decrescita del -56% e precipita a un valore di 4,8 miliardi di euro. Particolarmente critica la situazione nel ticketing: le norme governative hanno infatti vietato per mesi gli eventi dal vivo e ad oggi ci sono ancora significative limitazioni. In controtendenza gli acquisti online nelle assicurazioni, che registrano una crescita del +6% e si assestano su 1,6 miliardi di euro.

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