Il presidente di Federalberghi Isole minori Christian Del Bono attacca Falcone e la Regione: "Andremo noi in delegazione con i sindaci delle isole dal ministro Giovannini".
A partire da domani scatterà un aumento del 20% sulle tariffe dei collegamenti marittimi con le isole minori. A darne notizia è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone che ha attaccato il governo nazionale, “il silenzio del ministro Giovannini” e l’indifferenza di Roma per arginare l’aumento delle tariffe dovute al caro carburante e all’adeguamento previsti dalla normativa. Falcone ha annunciato un intervento diretto sul presidente del Consiglio Mario Draghi affinché vengano rispettati gli accordi: “Il governo Musumeci – ha detto Falcone – ha stanziato 20 milioni garantendo l’equilibrio finanziario dei collegamenti marittimi. Lo Stato deve fare lo stesso…”
La reazione degli isolani
L’annunciato aumento tariffario ha scatenato la reazione degli isolani. In una nota Federalberghi isole minori ha attaccato in una nota, Falcone: “Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Mobilità Marco Falcone inerenti agli aumenti tariffari sui collegamenti marittimi con le isole minori siciliane, giungono come lacrime di coccodrillo rispetto ad una questione mai affrontata seriamente col governo centrale che approfitta per fare orecchio da mercante”.
“La Regione si è mossa male”
“Il tema – spiega Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia. – è sul tavolo ormai da mesi così come quello, posto ben prima, della paventata riduzione dei servizi a valere sulla convenzione ministeriale SNS che prevedrebbe sconsiderati tagli alle corse di navi ed aliscafi soprattutto in bassa stagione. Questioni evidenziate tanto dai sindaci delle Isole minori quanto da Associazioni come la nostra. Il 5 maggio in un incontro in assessorato con le compagnie di navigazione, l’assessore si era detto soddisfatto per aver congelato l’aumento tariffario fino a fine maggio oltre che fiducioso di poter proficuamente trattare la questione in sede ministeriale. Ad un mese e mezzo da quella data, si apprende che dal ministro Giovannini non c’è stata alcuna risposta”.
Continuità territoriale disattesa
Federalberghi è pronta a far valere i diritti di migliaia di isolani che vedono negata quella continuità territoriale e per sostenere l’economia degli arcipelaghi che proprio in estate puntano tutto sulla stagione turistica: “Chiediamo a gran voce che il governo regionale, accompagnato da una delegazione di sindaci delle isole minori siciliane, incontri al più presto il ministro Giovannini per stanziare le somme necessarie ad evitare tanto i rincari tariffari quanto i tagli prefigurati. A poco servono – conclude Del Bono – gli interventi legislativi e costituzionali atti a riconoscere gli svantaggi dell’insularità se poi non si interviene in modo consequenziale o, addirittura, si fanno passi indietro rispetto al passato, retrocedendo di fatto su diritti già sanciti, la continuità territoriale e lo sviluppo delle comunità micro insulari”.
Giuseppe Bonaccorsi