Poteva andare meglio ma anche decisamente peggio e alla fine il pareggio è il risultato più giusto, al di là dei tanti mea culpa che il Palermo deve recitare al termine della trasferta di Avellino e di 90 minuti vissuti a corrente alternata dove i padroni di casa, è giusto ammetterlo, sono stati più costanti. Al Partenio finisce 2-2 con reti di Biasci, poi ribaltone di Ranocchia e Pohjanpalo e pareggio finale di Martin Palumbo.
Si chiude con la divisione della posta la sfida tra gli irpini e i rosanero, valida per la diciassettesima giornata del campionato di Serie B. I siciliani dopo tre vittorie di fila si devono accontentare di un punto che permette loro di toccare quota 30, di superare il Modena sconfitto in casa dal Venezia nel big match. Ma è un pareggio che vale soltanto il quinto posto in solitaria.
Se è vero che i rosa sono a -1 dal Cesena che ha pareggiato in casa con la Juve Stabia è, però, altrettanto vero che le altre corrono e i rimpianti sono tanti perché all’89’ il Palermo era avanti 2-1 e la classifica sarebbe stata ben diversa e più allettante. Le prime tre, infatti, vincono e allungano. Il Frosinone scappa a -7 dopo il 2-1 sullo Spezia, il Monza ha ripreso a correre e ha demolito 4-1 la Carrarese seguendo in scia i laziali a tre lunghezze mentre il Venezia irrompe in terza piazza a quota 32.
Il Palermo che ha giocato dopo le sue dirette avversarie nella corsa all’alta classifica, era condannato a vincere e invece ha sprecato tutto a un minuto dal novantesimo. Sarebbe comunque stata una di quelle vittorie “sporche” al termine di una partita estremamente difficile ma che avrebbero fatto certamente bene al morale. Invece arriva un pari amaro dalle sfumature ancora da delineare.
Nel primo tempo ha meritato certamente l’Avellino che ha chiuso il Palermo anestetizzandolo. Il gol di Biasci, vero e proprio spauracchio dei rosanero, è stato meritato. Nella ripresa i padroni di casa sfiorano il raddoppio con l’ex Tutino, poi i siciliani si sono svegliati: prima Ranocchia risolve di potenza su conclusione di Ceccaroni respinta da Daffara, poi un rigore (un po’ dubbio) che l’arbitro Galipò assegna nonostante il richiamo dal Var trasformato con decisione da Pohjanpalo avevano illuso.
A cinque minuti dal novantesimo l’espulsione ingenua per Diakitè che, già ammonito, fa un fallo evitabile a centrocampo allargando troppo le braccia su Lescano e lascia i suoi in dieci. L’Avellino ci crede e Martin Palumbo in sforbiciata regala un gol da cineteca per il pareggio. Joronen nel recupero salva su Lescano evitando una ulteriore beffa al termine di un match in chiaro-scuro.
Si gioca a centrocampo, rosanero spingono senza pungere
Match equilibrato, il Palermo staziona di più nella metà campo avellinese ma senza pungere. Succede ben poco sino al 23′: il primo sussulto della partita è dei padroni di casa. Palmiero da fuori area impegna Joronen con un una gran botta che il portiere rosanero respinge.
Nessuna delle due squadre ha un sussulto
Al Partenio è la noia a farla da padrona. Ci si attendeva però qualche cosa in più dal Palermo che non riesce a creare pericoli. Gli irpini però non sembrano avere voglia di colpire.
Palermo vicino al gol, Le Douaron anticipato sul più bello
Cross di Peda sulla destra, Ceccaroni di testa la rimette in mezzo per l’accorrente Le Douaron che però viene anticipato sul più bello da Fontanarosa che spazza in angolo quando tutto sembrava perduto. Questa è l’occasione più pericolosa del match per i rosanero vicini al vantaggio.
Avellino in vantaggio, Biasci bestia nera del Palermo
Ma la partita la sblocca l’Avellino al 39′. Segna Biasci al termine di una bell’azione combinata tra Sounas e Missori che mette in mezzo rasoterra nel cuore dell’area dove Biasci, inspiegabilmente libero, gira imparabilmente in rete per il vantaggio biancoverde al suo quinto timbro stagionale e al suo quinto gol ai rosanero che si conferma bestia nera dei siciliani: i precedenti quattro li aveva firmati con la maglia del Catanzaro.
Ed è questo episodio che decide la sfida nel primo tempo in cui non succede più nulla.
Ripresa con gli stessi 22 in campo
Il secondo tempo inizia con le due formazioni invariate rispetto all’avvio. Né Inzaghi, né il tecnico di casa Biancolino, hanno effettuato sostituzioni.
Avellino vicinissimo al raddoppio, Ceccaroni prima sbaglia poi salva su Tutino
Il Palermo evita il gol dell’ex. Al 49′ Ceccaroni sbaglia e ne approfitta Tutino che ruba palla e si invola verso la porta di Joronen in posizione centrale. L’estremo difensore rosanero è bravo a far allargare e rallentare la punta avellinese che calcia verso la porta ma debolmente dando il tempo allo stesso Ceccaroni di rimediare e di evitare la nuova capitolazione e il doppio vantaggio avellinese.
Biasci ancora pungente, Joronen dice no
L’Avellino fa la partita e al 60′ sfiora ancora il 2-0. Nuova azione manovrata con Besaggio che accelera dalla destra, si accentra fino al limite dell’area e passa la palla allargandola per Biasci che tira dalla distanza. La conclusione è velenosa e Joronen deve impegnarsi per deviare la conclusione rasoterra in calcio d’angolo.
Inzaghi cambia due pedine
Filippo Inzaghi opera i primi due cambi per tentare di scuotere la squadra che fino ad ora ha creato ben poco. Al 66′ Escono Bani, già ammonito e che ha rischiato poco prima il secondo giallo dopo un brutto intervento su Tutino, e Segre per Gyasi al rientro in campo dopo due mesi e mezzo, e Gomes.
Il Palermo pareggia, Ranocchia non sbaglia
Il Palermo recupera la partita con Ranocchia. I rosa al 69′ pareggiano grazie a un’azione innescata da Augello, bravo a pescare in profondità Ceccaroni, il difensore stoppa e tira molto bene, Daffara, il portiere avellinese respinge ma la sfera arriva balzellante sul sinistro di Ranocchia che tira di prima intenzione e di potenza trovando la sua prima rete in campionato e il pareggio dei suoi.
Doppio cambio anche per i padroni di casa
Biancolino cambia con due sostituzioni. Al 73′ escono Palmiero e Tutino ed entrano Martin Palumbo e Patierno.
Rigore per il Palermo, Pohjanpalo non sbaglia
Al 79′ episodio decisivo: Pohjanpalo tira dal limite e la sfera viene deviata dal braccio destro di Fontanarosa in area. Galipò fischia la massima punizione e la conferma nonostante il richiamo del Var. Il consulto dura tre minuti. Poi Pohjanpalo è freddo e trasforma dagli 11 metri con una botta sotto la traversa che non lascia scampo a Daffara che aveva intuito. Per il bomber rosanero è l’undicesimo gol in campionato.
Girandola di sostituzioni
All’85’ ben quattro cambi. Due per parte. Nell’Avellino entrano Lescano e Russo per Biasci (che ha firmato il vantaggio iniziale) ed Enrici, nel Palermo escono Palumbo e Ranocchia, autore del pareggio, per Blin e Giovane .
Espulso Diakitè, Palermo in dieci
Ingenuità per Diakitè che, già ammonito, commette fallo a centrocampo su Lescano e prende il secondo giallo. Rosanero in dieci.
Ultime due sostituzioni
Ultimi due cambi: all’88’ Besaggio esce per Panico nell’Avellino mentre Le Douaron esce per Veroli nel Palermo.
L’Avellino pareggia: Palumbo fa esplodere il Partenio
A un minuto dal 90′ i padroni di casa acciuffano il pareggio: il neoentrato Russo è bravo sulla sinistra a crossare per Martin Palumbo che si coordina perfettamente e in sforbiciata trova una rete da cineteca che fa esplodere il Partenio.
Sei minuti di recupero, Joronen salva tutto su Lescano
Galipo’ assegna ben sei minuti di recupero e l’Avellino, sospinto dal pubblico, con l’uomo in più e con il vantaggio psicologico del pareggio cerca il 3-2. Lo sfiora con Lescano che di testa impegna severamente Joronen bravo a deviare la sfera destinata nell’angolino basso.
Il tabellino
Avellino-Palermo 2-2
Avellino: Daffara; Enrici (dall’85 Russo), Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero (dal 73′ M. Palumbo), Sounas, Besaggio (dall’88’ Panico); Cancellotti, Biasci (dall’85’ Lescano), Tutino (dal 73′ Patierno). Allenatore: Raffaele Biancolino. A disposizione: Iannarilli; Cagnano, Manzi, Milani, Gyabua, Crespi.
Palermo: Joronen; Diakitè, Bani (dal 66′ Gyasi), Ceccaroni; Peda, Segre (dal 66′ Gomes), Ranocchia, Augello; Palumbo (dall’85 Blin); Le Douaron (dall’88’ Veroli), Pohjanpalo (dall’85’ Giovane). Allenatore: Filippo Inzaghi. A disposizione: Bardi, Gomis; Bereszynski, Brunori, Corona.
Arbitro: Simone Galipò della sezione di Firenze. Assistenti: Valerio Colarossi (Roma 2) e Marco Ricci (Firenze). Quarto ufficiale: Valerio Vogliacco (Bari). Var: Lorenzo Maggioni (Lecco). Avar: Daniele Rutella (Enna).
Reti: Biasci al 39′, Ranocchia al 69′, Pohjanpalo (rigore) all’82’, M. Palumbo all’89’.
Note. Ammoniti: Bani (Palermo), Palmiero (Avellino), Simic (Avellino), Diakitè (Palermo), M. Palumbo (Avellino), Fontanarosa (Avellino), Gomes (Palermo). Espulso: Diakitè (Palermo) per doppia ammonizione.
Recuperi 1′ e 6′.
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