Continua a suscitare polemiche la notizia, annunciata ieri sui social, dell’inchiesta sulla Premier Giorgia Meloni, il Ministro della Giustizia Nordio e il Ministro degli Interni Piantedosi in merito al rimpatrio del libico Almasri. La presidente del Consiglio, infatti, ha mostrato l’avviso di garanzia ricevuto nella giornata di ieri, affermando di un attacco puramente “strumentale” da parte della Magistratura e di essere “inattaccabile, andando avanti a testa alta”.
La risposta dell’ANM alla Meloni
Alla Meloni ha prontamente risposto l‘Associazione Nazionale Magistrati per bocca del segretario generale Cascuaro, il quale ha affermato che quanto accaduto ieri sia normale prassi nonchè atto dovuto.
“La comunicazione di avvenuta trasmissione degli atti al tribunale dei ministri è un atto dovuto– afferma Cascuaro – contemplato da una legge costituzionale che prevede che l’attività di indagine venga svolta dal tribunale dei ministri e non dalla procura della Repubblica. Solo in caso di denunce manifestamente infondate e fantasiose ci potrebbe forse essere un margine ridottissimo di valutazione ed evidentemente non è stato ritenuto un caso rientrante in quella tipologia”.
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