La Banca Sistema ha vinto il ricorso europeo per i debiti vantati col Comune di Catania e nel volgere di tre mesi otterrà 104 milioni. La decisione è stata presa dalla Corte europea per i diritti dell’Uomo, che ha riconosciuto con una sentenza inadempiente un ente territoriale condannandolo al pagamento dei provvedimenti giudiziari definitivi.
L’ammontare del debito è di 61 milioni al quale si aggiungeranno gli interessi, per una cifra astronomica di 43 milioni.
Banca Sistema vince ricorso per i debiti del Comune di Catania
La Corte ha inoltre deciso che a pagare sarà lo Stato italiano, che dovrà corrispondere il debito “entro tre mesi con misure adeguate all’esecuzione dei provvedimenti giudiziari”. Poi lo Stato italiano potrà agire in rivalsa nei confronti del debitore, cioè il Comune di Catania. Durante il lavoro della commissione liquidatrice sembra che i tecnici avessero già proposta Banca Intesa il pagamento di una somma che si aggirava sui 40 milioni. Insomma, ora queste somme, che sono enormi, o comunque una parte di esse, – come più volte detto in passato – si ripercuoteranno sui cittadini catanesi a conferma che il dissesto dichiarato nel 2018 non è ancora finito.
Parla l’assessore al Bilancio catanese
QdS ha interpellato l’assessore al Bilancio, Giuseppe Marletta, per capire come il Comune intende muoversi.
Assessore, voi vi aspettavate una decisione simile?
“Eravamo a conoscenza che Banca Sistema aveva fatto ricorso e che aveva rifiutato qualsiasi transazione della commissione liquidatrice. A tal punto che proprio per affrontare questo consistente debito avevamo cominciato ad accantonare alcune somme in attesa che la commissione concludesse il suo lavoro, sembra entro la fine di questo mese, e ci invii una relazione sui creditori che hanno rifiutato la transazione”.
Da quello che si evince adesso sarà lo Stato a risarcire l’ente bancario e poi potrà rivalersi sul Comune debitore. In che modo? E comunque sembra che un’altra tegola si sia abbattuta sulle asfittiche casse comunali…
“Noi in questo momento non siamo a conoscenza di quello che accadrà. O meglio, abbiamo appreso che la Corte ha dato ragione alla banca e ha condannato lo Stato a pagare. Posto questo, non sappiamo di preciso cosa accadrà in futuro. Immaginiamo che lo Stato ottempererà secondo quanto disposto dalla Corte europea e dopo si dovrà rivalere sull’ente. Ma questa partita deve ancora cominciare e sotto questo profilo per noi questa notizia non è affatto negativa, perché dovremo contrattare la somma con lo Stato e non con una Banca che aveva sempre rifiutato qualsiasi transazione”.
Oltre al debito di Banca Sistema si parla di somme di debito di altri creditori più piccoli, che comunque si aggirano su altre decine di milioni cui voi presto dovrete far fronte…
“È chiaro che noi siamo a conoscenza che man mano che la commissione liquidatrice ha avanzato le proposte sono usciti altri debiti relativi a tutti coloro che non hanno accettato la transazione. Quindi man mano che è passato il tempo abbiamo accantonato delle somme dal Bilancio per pagare anche questi ultimi creditori del debito, che – vorrei precisare – risale tutto a prima della dichiarazione del dissesto del 2018. Per Banca sistema avevamo accantonato già una parte (si vocifera oltre 20 milioni, n.d.r), che adesso sarà oggetto della trattativa con lo Stato”.
Risultano ancora contratti in essere con enti bancari per far fronte ai mancati pagamenti del Comune? Ad esempio, il debito di Banca sistema – secondo quello che emerge dagli uffici – si sarebbe accumulato durante l’ex amministrazione Bianco, attraverso un accordo con la banca che ha pagato le fatture in pagamento delle società partecipate al posto del Comune…
“In parte questo iter è corretto. Anche a me risulta che la banca in quegli anni in buona parte ha pagato le Partecipate al posto del Comune. Per il presente posso, invece, affermare con certezza che non esiste ancora alcun accordo con qualsivoglia ente bancario. Le nostre società in house attualmente non hanno alcuna intesa con enti bancari. Comunque la cosa che cercherò di verificare è come si è volto l’iter nel 2018 che portò alla decisione di ricorrere ai fondi della Banca Sistema. Sicuramente c’è stato un via libera del ‘Controllo analogo’, cosa oggi impossibile. Questa vicenda poi si è conclusa col dissesto, una pagina affatto piacevole dalla quale dobbiamo uscirne speriamo al più presto”.

