Biometano, è scontro tra i Comuni di Pozzallo e Modica - QdS

Biometano, è scontro tra i Comuni di Pozzallo e Modica

Stefania Zaccaria

Biometano, è scontro tra i Comuni di Pozzallo e Modica

giovedì 05 Dicembre 2019

La struttura, autorizzata dall’Amministrazione modicana, dovrebbe sorgere al confine con Pozzallo. Nelle prossime settimane la società costruttrice sarà impegnata in una campagna informativa

RAGUSA – Non si placano le polemiche relative alla realizzazione dell’impianto di biometano in contrada Zimmardo Bellamagna.

Il Comune di Pozzallo – l’impianto dovrebbe sorgere al confine dei territori di Modica e Pozzallo – si dice contrario e lo ha ribadito più volte durante i diversi incontri che si sono susseguiti in queste settimane. Il comune di Modica si trova diviso tra cittadini contrari e istituzioni favorevoli, con un Consiglio comunale aperto degno di nota per i toni molto accesi. La questione non è ancora ben definita ma il luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto preoccupa molto. La soprintendenza ai Beni culturali – che avrebbe potuto delineare e risolvere la vicenda – si è tirata fuori: questo intervento non sarebbe di sua competenza e il soprintendente farà solo da paciere tra le parti.

L’impianto, a quanto pare, ricade al di fuori da zone vincolate, in una zona bianca per intenderci. Se toccherà ai sindaci di Pozzallo e Modica, rispettivamente Roberto Ammatuna e Ignazio Abbate, trovare una soluzione, si prospettano quindi tempi difficili.

“È vero – ha detto Ammatuna – che l’impianto ricade in territorio di Modica, ma il buon senso ed un rapporto istituzionale corretto avrebbe comportato un approccio diverso da parte del comune di Modica, visto che la zona, di fatto, è a ridosso di Pozzallo. Sarebbe stato opportuno, in questa prima fase della discussione – ha aggiunto Ammatuna – limitare la partecipazione soltanto agli enti pubblici, per poi confrontarsi in seguito sulla base delle risultanze con i privati interessati”. A Pozzallo sono già state raccolte migliaia di firme e il primo cittadino non sembra intenzionato a cambiare idea. Di contro, la società incriminata sottolinea che l’impianto è tutt’altro che negativo. “Il progetto avanzato dalla nostra società, autorizzato ai sensi di legge dal comune di Modica – ha evidenziato la società Biometano ibleo – rappresenta una garanzia di difesa dall’inquinamento, non una causa come qualcuno tenta di far credere, nonché un’opportunità di sviluppo da non perdere. Lo dicono i fatti, lo suggerisce il buon senso se si guarda alla realtà produttiva della provincia di Ragusa, la locomotiva della Sicilia. Proprio nel territorio dove la vocazione agricola raggiunge l’eccellenza, peraltro ad alta concentrazione di imprese dedicate all’allevamento, l’emergenza del riscaldamento globale impone di trovare soluzioni per il recupero e la valorizzazione degli scarti dell’agroindustria. Lo smaltimento dei rifiuti, i timori per la salute della gente o per il paesaggio, niente hanno a che vedere con la costruzione di un moderno impianto di produzione di biometano alimentato dagli scarti dell’agricoltura, non da rifiuti o chissà quale stranezza”.

Nelle prossime settimane, come richiesto da diversi attori del territorio, la società Biometano Ibleo sarà impegnata in una campagna informativa in modo da chiarire dubbi e perplessità.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017