Bollette, come rateizzare quelle troppo “salate” - QdS

Bollette, come rateizzare quelle troppo “salate”

redazione

Bollette, come rateizzare quelle troppo “salate”

martedì 08 Febbraio 2022

Dall’Unc una guida su tutto quello che c’è da sapere sulla misura introdotta dalla legge di bilancio. In caso di importi troppo alti, gli utenti possono chiedere di pagare a rate

ROMA – Caro bollette? Nessun problema basta rateizzare la bolletta shock. Parola dell’Unione nazionale consumatori.

“Purtroppo – dice – come abbiamo da tempo denunciato, in questi giorni molti consumatori stanno ricevendo le bollette di luce e gas con gli enormi rincari che erano previsti e che, nonostante i quasi dieci miliardi già stanziati dal governo, rappresentano una vera e propria stangata per famiglie e imprese. Tra gli interventi introdotti dal governo per cercare di tamponare questa vera e propria emergenza c’è quello di rateizzare le bollette in modo diverso rispetto a quello che è già possibile fare: vediamo se richiedere le bollette a rate può rappresentare davvero una soluzione e come richiederla”.

La legge che ha introdotto la nuova rateizzazione delle bollette è quella di Bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) e, nello specifico, l’art 1. comma 509: in caso di inadempimento del pagamento delle fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 nei confronti dei clienti finali domestici di energia elettrica e di gas naturale, gli esercenti la vendita sono tenuti a offrire al cliente finale un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi, che preveda il pagamento delle singole rate con una periodicità e senza applicazione di interessi a suo carico, secondo le modalità definite dall’Arera.

Sulla base di quanto previsto dal legislatore, l’Arera ha poi definito operativamente le regole per l’applicazione della rateizzazione. Ecco cosa c’è da sapere.

1) Può essere richiesta dai clienti luce e gas domestici che hanno un contratto sia nel mercato tutelato che nel mercato libero.

2) È applicabile alle fatture emesse nel primo quadrimestre 2022.

3) Le fatture devono essere scadute e sollecitate dall’azienda di vendita.

4) Il numero di rate deve corrispondere almeno al numero di bollette emesse 10 mesi.

5) La prima rata deve essere di un valore pari al 50% dell’importo totale oggetto del piano di rateizzazione e che il restante 50% deve essere recuperato in rate successive di ammontare costante.

6) Nel caso le rate abbiano un importo inferiore a 50 euro, il numero potrà essere ridotto.

7) Non saranno applicati interessi.

8) Si potrà negoziare anche un piano diverso tra cliente e venditore.

9) Può essere richiesta in caso di mancato pagamento.

In pratica il consumatore che riceve una maxi bolletta (o comunque una fattura che non può pagare) deve aspettare la scadenza per richiedere la rateizzazione nel momento in cui il suo fornitore gli manderà un sollecito di pagamento.

Insomma, come spesso accade in questo settore, legislatore e regolatore si sono impegnati, anche questa volata, a rendere complicata, quasi inattuabile e rischiosa una norma che (buon senso avrebbe voluto) avrebbe dovuto essere semplice ed efficace, soprattutto considerando la gravità della situazione.

“Ecco perché – sottolinea l’Unione nazionale consumatori – da subito, abbiamo espresso i nostri dubbi e chiederemo delle modifiche sostanziali, per semplificare e rendere davvero efficace una norma importante come questa, quali: poter rateizzare senza che la fattura debba scadere prevedere una prima rata pari al 25% del totale (e non del 50) slegare la frequenza delle rate da quella di fatturazione concordandola tra le parti mantenere la non applicazione degli interessi di dilazione prevedere la possibilità di piani di rateizzazione superiori ai 10 mesi”.

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