A breve sarà possibile fare domanda per un nuovo sussidio. Si tratta del bonus attività fisica adattata (Afa), ecco cos'è e come richiederlo.
È in arrivo un nuovo bonus che andrà ad ammortizzare le spese effettuate dai cittadini nel corso del 2022. Si tratta del bonus attività fisica adattata (Afa), introdotto dalla Legge di Bilancio che andrà a coprire gli esborsi compiuti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.
La comunicazione a riguardo è stata data dall’Agenzia delle Entrate l’11 ottobre sul proprio sito internet, rendendo noti le istruzioni da seguire e il modello da compilare per richiedere il sussidio.
Bonus attività fisica adattata, per cosa può essere richiesto
Il bonus attività fisica adattata può essere richiesto per coprire le spese documentate per gli esercizi fisici prescritti per “situazioni specifiche”, come “patologie croniche o disabilità fisiche”, svolti in compagnia di un professionista competente e in strutture non sanitarie per “migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone”.
Come e quando presentare domanda
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che la domanda per accedere al bonus attività fisica adattata va inviata dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023. A proporla dovrà essere il contribuente o, in alternativa, un intermediario attraverso il servizio web presente sul sito dell’Agenzia.
Alla presentazione della domanda verrà rilasciata una ricevuta che indicherà la presa in carico o meno (in base alle motivazioni relative). L’Agenzia delle Entrate in seguito comunicherà la percentuale del credito d’imposta che spetterà a ogni richiedente.
Bonus attività fisica adattata, le risorse disponibili
Ciò avverrà in base alla somma delle risorse stanziate – 1,5 milioni di euro per il 2022 – e delle spese agevolabili che saranno indicate nelle istanze.
Il bonus può essere indicato nella dichiarazione dei redditi del contribuente per quanto riguarda il periodo d’imposta del 2022, “in diminuzione delle imposte dovute”.
L’Agenzia delle Entrate ricorda, comunque, che l’eventualmente ammontare non impiegato potrà essere utilizzato per gli anni successivi. Di seguito la nota ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (clicca qui).