Bonus dipendenti pubblici 2023: come funziona, a quanto ammonta

Bonus dipendenti pubblici 2023: come funziona, a quanto ammonta

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Bonus dipendenti pubblici 2023: come funziona, a quanto ammonta

Redazione  |
venerdì 27 Gennaio 2023

La misura è stata adottata come soluzione alternativa agli scatti contrattuali, che non è stato possibile finanziare per mancanza di fondi. Ecco quanto vale e per chi

Bonus per i dipendenti pubblici nel 2023.

La misura, una tantum, è stata adottata come soluzione alternativa agli scatti contrattuali, che non è stato possibile finanziare per mancanza di fondi.

Come funziona

La Ragioneria generale dello Stato ha assegnato con la legge di Bilancio un bonus una tantum ai dipendenti pubblici, pari a 1,5% della retribuzione. Nel complesso si tratta di uno stanziamento pari a 1 miliardo di euro. Le somme sono erogate su 13 mensilità.

Gli importi, di quanto aumentano gli stipendi e per chi

Il quotidiano romano “Il Messaggero” ha preso in considerazione diverse categorie di statali e ne ha individuato gli aumenti per ruoli, facendo riferimento alla tabella dell’Economia e delle Finanze.

Si parte dai 66,80 euro dei capi Dipartimento e dei dirigenti di prima fascia ai 23,17 del livello più basso, che è quello degli operatori di prima area fascia 1.

Nella fascia mediana ci sono i funzionari passano da 29,63 a 44,72 euro al mese

Per quanto riguarda invece le amministrazioni locali, la differenza è più bassa: la cifra più alta è per i segretari A e B, che vedono un aumento di 52,22 euro. La più bassa invece per chi ha una qualifica A1, cui spetta 22,56

Nelle scuole, il dirigente ha diritto allo stesso importo di 52,22 euro, mentre un docente delle medie con la massima anzianità (oltre 35 anni) avrà diritto a 42,30 euro. Uno della primaria sempre con la massima esperienza 38,17 e un assistente amministrativo con meno di 8 anni 22,89

Nel mondo della sanità si riscontra un importo uguale per dirigenti medici e altri dirigenti – 52,22 – mentre un dipendente di fascia A (la più bassa) conta su 22,66 euro

I valori più elevati, conclude Il Messaggero, spettano gli ambasciatori: la cifra sarà di 131,61 euro. I prefetti si fermano appena più sotto, a quota 123,27

Cos’è l’indennità una tantum

Si tratta di un’indennità una tantum pari all’1,5 per cento dello stipendio per 13 mensilità. Il bonus si aggiunge per il 2023 all’indennità di vacanza contrattuale già in erogazione per il 2022, cioè l’indennità prevista per l’intervallo temporale tra la scadenza del contratto collettivo e il rinnovo.

Bonus dipendenti pubblici, come funziona

A prevedere questo nuovo bonus riservato ai dipendenti pubblici, ci ha pensato direttamente la Legge di Bilancio. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente sostenibili i redditi degli addetti della pubblica amministrazione, in un periodo contrassegnato pesantemente dall’inflazione. Per coprire questa misura è stato stanziato complessivamente un miliardo di euro.

L’importo è pari all’1,5% dello stipendio e verrà erogato per un totale di tredici mensilità. Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, nel corso dell’audizione sul disegno della Manovra, che si è tenuto lo scorso 2 dicembre 2022 presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato, ha confermato che la cifra si andrà ad aggiungere all’indennità contrattuale di vacanza, che per il 2022 è già in corso di erogazione. Giorgetti ha infatti spiegato che il bonus “si aggiunge all’indennità di vacanza contrattuale già in erogazione. Tale emolumento accessorio corrisponde a circa 3 volte l’indennità di vacanza contrattuale”.

Ricordiamo che l’indennità contrattuale di vacanza è una somma che viene corrisposta nel periodo di tempo che intercorre tra la scadenza del contratto nazionale di lavoro ed il suo rinnovo. L’importo viene erogato in aggiunta allo stipendio.

Questo significa, in estrema sintesi, che solo e soltanto per il prossimo anno il bonus riservato ai lavoratori dipendenti verrà erogato direttamente da parte delle amministrazioni pubbliche. La soma, che verrà percepita, non dovrà essere calcolata ai fini del trattamento di fine servizio, dell’indennità sostitutiva di preavviso, del trattamento di fine servizio e nemmeno per le eventuali indennità in caso morte.

Indennità di vacanza: non viene rivalutata all’inflazione

Il disegno di Legge di Bilancio 2023 ha previsto che il bonus per i dipendenti pubblici comprenda anche gli oneri riflessi a carico delle amministrazioni: questi comprendono i contributi previdenziali e l’Irap. Questa somma, inoltre, concorre anche alla formazione dell’importo complessivo, che viene destinato al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

L’importo, però, non si andrà ad aggiungere all’indennità di vacanza contrattuale, che nel corso del 2023 non verrà rivalutata secondo il tasso di inflazione: non ci sono sufficienti risorse per farlo.

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