Nonostante fosse in vigore fino al 31 dicembre 2024, l'agevolazione fiscale è ancora fruibile anche nell'anno in corso. Ecco i dettagli
Anche nel 2025 così come in passato, i proprietari di immobili con giardino o terrazze possono continuare ad essere supportati dal bonus verde. Questo, che arriva a toccare anche fino ai 1.800 euro in alcuni casi, era rimasto in vigore fino al 31 dicembre del 2024, ma l’agevolazione è ancora fruibile anche nel 2025.
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Bonus verde, quali sono i criteri per usufruire dell’agevolazione
Ma a chi spetta? E come rientrare tra le fasce che possono richiedere il bonus? Andiamo nel dettaglio di questa agevolazione fiscale che, come accennato, è ancora attiva anche per l’anno in corso.
Ideato per tutte quelle aree private scoperte allestite come fossero un giardino, il bonus da 1.800 euro, denominato bonus verde, nasce con lo scopo di incentivare i proprietari di zone verdi a renderle più “pulite” e belle, sistemando l’area in possesso grazie a questo supporto economico. Nell’incentivo, oltre che semplicemente i giardini, già dal 2024 erano inclusi anche pergolati e pensili, ma rientravano anche fioriere fisse su balconi e terrazze. Si poteva anche decidere di intervenire su un giardino già esistente grazie a questa agevolazione fiscale, ma soltanto in modo da innescare un’innovazione a quanto già esistente.
I lavori esclusi nel bonus giardini da massimo 1.800 euro
Dal bonus erano invece escluse le classiche opere ordinarie su giardini già esistenti, ovvero quelle che non avrebbero “regalato” al giardino nessuna innovazione significante o che svoltasse quanto già presente.
Il bonus giardini spetta anche a chi deve completare lavori
Grazie alla fruibilità dell’agevolazione fiscale ancora nel 2025 nonostante questa fosse in vigore fino al 31 dicembre del 2024, il bonus verde è ancora previsto per tutti coloro che hanno dei lavori rimasti in sospeso dall’agevolazione avuta in precedenza, quindi per chi:
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2018, con richiesta della detrazione nel 2019: nel 2025 fruisce della settima rata;
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2019, con richiesta della detrazione nel 2020: nel 2025 fruisce della sesta rata;
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2020, con richiesta della detrazione nel 2021: nel 2025 fruisce della quinta rata;
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2021, con richiesta della detrazione nel 2022: nel 2025 fruisce della quarta rata;
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2022, con richiesta della detrazione nel 2023: nel 2025 fruisce della terza rata;
- ha realizzato la sistemazione delle zone verdi nel 2023, con richiesta della detrazione nel 2024: nel 2025 fruisce della seconda rata.