Dovranno attendere ancora un po’ i siciliani che sperano di vedersi riconosciuto il bonus lavastoviglie. Inserito l’anno scorso nella manovra estiva, aveva suscitato le ironie di chi – davanti a un’Assemblea regionale siciliana strettamente legata al fenomeno delle mancette a pioggia – ha iniziato a domandarsi se non bisognava guardare al mondo dei rivenditori di elettrodomestici per capire la genesi del finanziamento.
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A volere la misura è stato il Movimento 5 Stelle, con in testa la deputata regionale Jose Marano, specificando che un uso intelligente della lavastoviglie consente un risparmio di acqua rispetto all’uso di spugna e olio di gomito. In altre parole, anche da qui sarebbe passata la lotta alla crisi idrica derivante da una siccità che, l’anno scorso, è sbarcata nell’isola come emergenza a tutti gli effetti.
Bonus lavastoviglie, iter lungo un anno
Dal 16 agosto 2024, quando la legge contenente l’inserimento del finanziamento da 196mila euro è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana (Gurs), è passato più di un anno, ma i contributi non sono stati ancora erogati. Anzi, per essere più precisi, non si sa ancora chi riceverà i soldi.
Dopo la pubblicazione dei due avvisi con cui sono state diramate le modalità per partecipare alla selezione e i requisiti che bisognerà dimostrare di possedere – a meno di non voler barare e sfidare la sorte, e nello specifico sperare di non essere tra coloro su cui verranno effettuati i controlli –, a luglio scorso si è svolto il click day. Una modalità che in passato, quando in ballo c’erano bonus di altro tipo, come i progetti per favorire l’occupazione, aveva creato polemiche per l’incapacità di fare stare in piedi la piattaforma informatica.
Stavolta, invece, da questo punto di vista è filato tutto liscio. E ciò che si sa di certo è che delle 2304 domande giunte in un primo tempo, 1993 hanno avuto il via libera alla fase due – il click day –, per poi completare tutta la procedura in 1117.
È tra loro che verrà fuori la lista dei beneficiari del contributi. Quanti saranno a incassare il bonifico non è possibile dirlo: il bando prevede che i 196mila euro verranno ripartiti tenendo in considerazione un contributo massimo di 200 euro a istanza, con il bonus che potrà coprire il 50 per cento della spesa effettuata. Si procederà in ordine di presentazione delle domande e fino a esaurimento delle risorse.
Cambia la commissione
L’esame della documentazione presentata e la definizione della graduatoria dovrebbe richiedere sessanta giorni di lavoro. Questo perlomeno è il termine ultimo dato dal dipartimento regionale Acque e Rifiuti. Tuttavia, tutto slitterà di un mese.
La commissione, infatti, dopo essere stata nominata a inizio agosto, nei giorni scorsi è stata in parte modificata: dei sei componenti – cinque più il segretario – due si sono dimessi pochi giorni dopo avere ricevuto il mandato. A rinunciare all’incarico, che si svolgerà a titolo gratuito salvo eventuali prestazioni che rientrino nel lavoro straordinario, sono stati la dirigente Tiziana Flora Lucchesi e il funzionario Girolamo Messina. Al posto loro sono stati nominati la dirigente Luisa Marra, nelle vesti di presidente, e la funzionaria Claudia Cucchiara.
Controlli a campione
Per ottenere il bonus, era necessario essere residenti in Sicilia, non avere condanne definitive per reati incompatibili con la concessione del contributo e non essere sottoposto a misure di prevenzione. A questo si aggiungeva l’avere effettuato l’acquisto della lavastoviglie tra il 16 agosto 2024 e il 15 gennaio 2025 e, infine, avere comprato l’elettrodomestico per uso domestico.
“La commissione avrà l’onere, a graduatorie definitive e approvate, di effettuare i controlli a campione sui titoli dichiarati dai vincitori, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese e della documentazione prodotta. Tale controllo è esteso a un numero di soggetti pari al 15% dei vincitori, da individuare a mezzo sorteggio tra le istanze risultanti vincitrici”, si legge nel decreto che ha nominato la nuova commissione. Nello stesso non viene specificato se i funzionari saranno tenuti ad andare a casa dei beneficiari per appurare la presenza domestica delle lavastoviglie.
Foto di Mohammad Esmaili su Unsplash

