Chi ha diritto al bonus nuovi nati, il contributo di 1000 euro per ogni figlio nato o adottato dall’1 gennaio 2025, ha la possibilità di ricevere una notifica dell’Inps in anticipo così da poter fare domanda e accedere alla prestazione in maniera agevolata. No, non è una truffa. Si tratta del servizio modalità proattiva dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, inizialmente testato con l’assegno unico e da novembre esteso anche al bonus nuovi nati.
Ecco in cosa consiste e chi può ricevere la comunicazione personalizzata per accedere al bonus.
Bonus nuovi nati, arriva la notifica Inps: come funziona
Con il messaggio n. 3515 dello scorso 21 novembre, l’Inps ha annunciato l’estensione della modalità proattiva al servizio per richiedere il bonus nuovi nati introdotto dalla Legge di bilancio 2025 per chi accoglie un figlio nel proprio nucleo familiare. La modalità proattiva permette ai genitori in possesso dei requisiti per l’accesso alla misura di ricevere una comunicazione diretta e personalizzata dall’Istituto via email. La comunicazione inviterà gli utenti in possesso dei requisiti ma non ancora beneficiari a fare domanda sia per il bonus nuovi nati che per l’assegno unico.
Come ricevere la comunicazione dell’Inps
La notifica dell’Inps per semplificare l’accesso al bonus nuovi nati e all’assegno unico non arriva automaticamente a tutti gli aventi diritto. Bisogna infatti dare il proprio consenso a ricevere le comunicazioni dell’Istituto e i servizi proattivi. Come fare? Basta semplicemente seguire i seguenti passaggi:
- Accedere al portale MyINPS;
- Cliccare su “I tuoi dati”;
- Seguire il percorso “Contatti e consensi” – “Adesione ai servizi proattivi” e poi spuntare la casella “Acconsento”.
Bonus nuovi nati: cos’è, importi e requisiti
Il bonus nuovi nati è un contributo una tantum di 1000 euro destinato ai genitori che accolgono un minore nato, in affido preadottivo o adottato a partire dall’1 gennaio 2025 e con un ISEE per prestazioni ai minorenni fino a 40mila euro. Si ricorda che – nel calcolo dell’ISEE – non rientrano gli importi eventualmente erogati per l’Assegno unico e universale (AUU).
Il contributo è riconosciuto a favore del genitore di un minore nato, in affido preadottivo o adottato dal 1° gennaio 2025, con un valore ISEE per prestazioni ai minorenni non superiore ai 40mila euro.
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