Bonus taxi, più incentivi per i passeggeri - QdS

Bonus taxi, più incentivi per i passeggeri

Marco Carlino

Bonus taxi, più incentivi per i passeggeri

giovedì 27 Agosto 2020

Nel Dl Agosto il buono che permette di ottenere rimborsi fino al 50% delle spese sostenute. Un fondo da circa 35 milioni (+5 rispetto al Dl Rilancio) per una platea di 1,8 milioni di potenziali utenti. L’incentivo si può richiedere una volta sola, è cumulabile ma non cedibile a terzi

ROMA – È stato confermato anche nel decreto agosto il cosiddetto bonus taxi. Inserito già nel Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, questo speciale incentivo permette di ottenere un rimborso fino al 50% della spesa sostenuta per una corsa.

Il buono, che si affianca al già presente bonus mobilità, nasce al fine di sostenere la ripresa del settore del trasporto pubblico non di linea eseguito mediante il servizio di taxi ovvero mediante il servizio di noleggio con conducente e consentire, in considerazione delle misure di contenimento adottate, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il governo ha quindi istituito un fondo, che ammonta a circa 35 milioni di euro per l’anno 2020, aumentando i cinque milioni stanziati precedentemente e inseriti nel Decreto rilancio. La misura, si legge nella relazione tecnica al decreto agosto, stima in 1,8 milioni di potenziali passeggeri la platea interessata e consentirà di dare un contributo pubblico per ciascun titolare di licenza taxi o autorizzazione Ncc (noleggio con conducente) di circa 600 euro.

Come recita l’art.91 del decreto, le risorse del fondo sono destinate alla concessione, fino all’esaurimento delle risorse, in favore delle persone fisicamente impedite o comunque a mobilità ridotta, con patologie accertate, anche se accompagnate, ovvero appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza e residenti nei comuni capoluoghi di città metropolitane o capoluoghi di provincia. Sarà possibile ottenere un rimborso, come detto, del 50% sulla corsa effettuata fino a una spesa massima sostenuta di 20 euro per ogni singola corsa. A fronte di una spesa superiore, dunque, si potrà richiedere il rimborso soltanto fino a 20 euro. Per poter richiedere il beneficio, però, non esiste una certa procedura da seguire, ma occorre possedere alcuni requisiti. Le richieste, inoltre, verranno accolte in presenza dei requisiti a decorrere dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020.

L’incentivo, si può richiedere una sola volta ed è cumulabile ed è da intendersi come un buono di viaggio che non è cedibile a terzi e non rientra nel calcolo dell’Isee, oltre a non essere interessante ai fini del calcolo del reddito imponibile.

Il decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 ha affidato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il compito di gestire il fondo di 35 milioni. Entro la metà del mese di settembre, spetterà al Mit il compito di assegnare le risorse. A disciplinare le procedure di richiesta del buono saranno poi i singoli comuni: le amministrazioni locali dovranno, infatti, individuare i soggetti beneficiari e le famiglie che hanno diritto a ottenere il contributo.

Questi i criteri da rispettare: Il 50% delle risorse stanziate (circa 17,5 milioni di euro) deve essere ripartito in misura proporzionale alla popolazione residente nei comuni interessati.

Una quota pari al 30% delle risorse stanziate (circa 10,5 milioni di euro) deve essere ripartita in proporzione al numero di licenze per l’esercizio dell’attività di tassista (o eventualmente per l’esercizio dell’attività di noleggio con conducente), rilasciato dal comune interessato. E infine, il restante 20% delle risorse stanziate a livello statale (sette milioni di euro) deve essere ripartito in modo equo e in parti uguali tra tutti i comuni interessati.

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