Brogli alle elezioni amministrative del 2018: Reale batte i pugni, Prefettura sgonfia il caso - QdS

Brogli alle elezioni amministrative del 2018: Reale batte i pugni, Prefettura sgonfia il caso

Oriana Gionfriddo

Brogli alle elezioni amministrative del 2018: Reale batte i pugni, Prefettura sgonfia il caso

giovedì 29 Agosto 2019

Arrivato secondo quando diventò primo cittadino Francesco Italia, la vicenda ancora resta aperta. Vicenda nelle mani del Tar di Catania che si esprimerà tra fine ottobre e primi di novembre

SIRACUSA – “Mi avrebbero dovuto eleggere sindaco al primo turno con una maggioranza del 50%”. Parla così Ezechia Paolo Reale, arrivato secondo alle scorse elezioni amministrative a Siracusa quando diventò primo cittadino Francesco Italia, al secondo turno. Da lì affonda le radici il ricorso al Tar di Catania presentato da Reale, il quale si appella alla “scheda ballerina”, cioè introdotta nell’urna dopo essere stata votata da persone estranee al seggio elettorale.

In una recente relazione depositata in Prefettura dal verificatore pare che numeri molto alti di voti mancanti non ce ne siano stati, seppure molte, moltissime, le distrazioni, gli errori nella compilazione dei verbali, e qualche caso leggermente più grave dove manca totalmente l’informazione di votanti, preferenze e altro.

Reale, però, tira in causa una vecchia relazione firmata dal presidente del Tribunale, Antonio Maiorana, a seguito delle verifiche effettuate dall’Ufficio elettorale centrale, insediato subito dopo le elezioni a Palazzo Vermexio. In questa relazione si parla di quasi 5000 voti mancanti, un dato smentito poi dalla Prefettura. Questa seconda relazione, ha dichiarato Reale nei giorni scorsi in sede di conferenza stampa, si andrebbe a rifare alla prima, quella di Maiorana, redatta in maniera errata. Per essere più chiari: se in una sezione mancava un dato, un numero, questo, secondo Reale, è stato conteggiato su dati forfettari.

Se è vero che da qui sono andate avanti le indagini, vera sarebbe la falsificazione. Ma i documenti non confermano questa versione, sebbene mettano in luce errori e discrepanze. Un esempio su tutti è il caso della sezione 70: qui “il numero dei votanti – si legge nella relazione della Prefettura – contenuta nel verbale delle operazioni elettorali è erronea”, seppure la commissione elettorale ha derubricato l’irregolarità come errore di copiatura. Qualche irregolarità nella redazione dei verbali, ma nella sezione 70 “Il totale generale delle schede scrutinate è indicato nel numero di 521. Il totale dei votanti della sezione è indicato nel numero di 521”.

Più grave il caso della 12, dove “a pagina 20 del verbale delle operazioni elettorali non è indicato il numero dei votanti” – continua la relazione. In generale, però, pare che i nodi siano stati sciolti dalle verifiche in Prefettura.

Un esempio su tutte vale farlo per la sezione 57 che, inizialmente, presentava un ammanco di 216 schede elettorali, ritrovate erroneamente depositate in un altro plico.

Altro dato è il disegno in Consiglio comunale che, secondo Reale, non è veritiero e non risponde alla volontà dei cittadini. Tutta compatta su questa linea la coalizione che ha corso alla scorsa tornata di elezioni.

La vicenda, comunque, è nelle mani del Tar di Catania, il quale si esprimerà tra fine ottobre e i primi di novembre.

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