A trarlo in salvo sono stati i carabinieri
E’ vero, Vittorio Brumotti, lo storico inviato di Striscia la Notizia a certe situazioni pericolose c’è abituato (allo Zen di Palermo per poco non ci lasciava la pelle causa macigno gettato dai palazzi direttamente sull’auto sulla quale era a bordo assieme alla troupe), ma stavolta le cose si sono davvero messe male. Al Parco Topolino, nel quartiere Ponticelli di Napoli per un’inchiesta sullo spaccio, lunedì scorso il giornalista biker è stato improvvisamente accerchiato da una moltitudine di ragazzi.
L’insurrezione e il provvidenziale intervento
«Eravamo lì per documentare lo spaccio, poco distante da dove due mesi fa abbiamo denunciato l’altare votivo che celebrava la criminalità, rimosso grazie a Striscia. Io e la mia troupe non facciamo in tempo a prendere le telecamere, quando scoppia un’insurrezione generale contro di noi», è questo il racconto di Vittorio Brumotti, l’inviato di Striscia la Notizia, aggredito lunedì sera a Ponticelli, quartiere di Napoli. «Ho rischiato il linciaggio. – prosegue Brumotti – Mi sono dovuto nascondere in un sottoscala e sono riuscito a salvarmi solo grazie all’intervento dei Carabinieri, che mi hanno fatto da scudo e scortato in auto».