Buoni carburante ai dipendenti, a chi spetta e quando diventa tassabile - QdS

Buoni carburante ai dipendenti, a chi spetta e quando diventa tassabile

Michele Giuliano

Buoni carburante ai dipendenti, a chi spetta e quando diventa tassabile

giovedì 19 Gennaio 2023

Il Dl Trasparenza n. 5/23 proroga al 31 dicembre il bonus fino a 200 euro per i lavoratori. Valgono i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate forniti nella circolare 27/E/2022

ROMA – In aiuto ai lavoratori che devono affrontare la spesa, indispensabile, del carburante per recarsi sul posto del lavoro, con gli aumenti che sono diventati cospicui a seguito della mancata riconferma del taglio sulle accise, sono stati prorogati, fino al 31 dicembre 2023, i buoni benzina da 200 euro per i dipendenti.

L’iniziativa va a prorogare quanto deciso la primavera dello scorso anno, con il cosiddetto decreto “Ucraina bis”. È stata questa la decisione del Consiglio dei ministri, lo scorso 10 gennaio, nel decreto legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti (Dl 5/2023, art. 1, comma 1).
Tali buoni non concorrono alla formazione del reddito e sono ulteriori rispetto alla liberalità di 258,23 euro prevista dal Tuir (ma devono essere erogati separatamente). Se però l’erogazione del bonus supera il limite dei 200 euro, resta imponibile (cioè sottoposta a tassazione) la restante parte.

L’agevolazione riguarda i lavoratori del settore privato. Sono compresi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti, anche gli enti pubblici economici, i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi. I buoni non potranno essere assegnati, ad esempio, ai collaboratori (co.co.co., amministratori, lavoratori autonomi occasionali) ed agli altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come, ad esempio, i tirocinanti. Sono, inoltre, totalmente escluse dall’agevolazione le amministrazioni pubbliche.

Con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022, l’Agenzia delle Entrate aveva precisato che i buoni benzina possono essere corrisposti fin da subito senza necessità di preventivi accordi contrattuali; ancora, possono essere corrisposti anche ad personam, non hanno limiti di reddito e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa, secondo quanto previsto dall’articolo 95 del Tuir, il testo unico per le imposte sui redditi.

Inoltre non vanno a cumularsi con altri eventuali benefit, che, se rimangono al di sotto della soglia indicata secondo legge, di 258,23 euro, non vengono assoggettati a tassazione. Per evitare confusione, è quindi opportuno che ci sia differenziazione con questi ultimi e che vengano identificati con una voce paga ad hoc nel libro unico del lavoro. I buoni carburante possono essere concessi per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano) e, in via estensiva, anche per la ricarica dei veicoli elettrici.

La circolare, ancora, specifica anche che i buoni carburante possono essere erogati in sostituzione del premio di risultato. In particolare, vista la temporaneità della disciplina, per fruire di disposizioni più favorevoli, i buoni che vanno a sostituire i premi di risultato andranno erogati entro la scadenza della proroga.

L’aumento della benzina è dovuto alla reintroduzione delle accise, decisa lo scorso 2 dicembre, quando è stato deciso di non prorogare ulteriormente i tagli, fissati al 31 dicembre 2022. Le proteste si sono fatte sentire immediatamente, tanto da spingere la compagine in carica a rivedere la misura. Il Consiglio dei ministri ha quindi approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi. Oltre al rinnovo dei buoni, il Consiglio dei ministri ha deciso di rafforzare le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi.

In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. In particolare, si rende giornaliero l’obbligo per gli esercenti di comunicare il prezzo di vendita praticato, accanto al prezzo medio giornaliero calcolato e pubblicato dal ministero delle Imprese.

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