Caldo e solidarietà, in Sicilia nasce EmergenzaClima - QdS

Caldo torrido in Sicilia e solidarietà, nasce online il mutuo aiuto di EmergenzaClima

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Caldo torrido in Sicilia e solidarietà, nasce online il mutuo aiuto di EmergenzaClima

Giulia Biazzo  |
giovedì 03 Agosto 2023

EmergenzaClima è un'iniziativa nata per mano di alcune ragazze siciliane per dare supporto a chi è stato colpito recentemente dall'emergenza nell'Isola.

Nei giorni scorsi la Sicilia ha dovuto fare i conti con le enormi difficoltà causate dai numerosi incendi che hanno messo in ginocchio l’intero territorio.

Se da un lato politica e istituzioni operano nell’emergenza sottolineando la mancanza di un piano strutturale sulla messa in sicurezza del territorio, dall’altro lato ci sono cittadini che attivano spontaneamente reti di solidarietà e mutuo soccorso.

Cos’è EmergenzaClima

È il caso di EmergenzaClima Sicilia, una pagina social di mutuo aiuto nata da alcune ragazze siciliane fuori sede che hanno vissuto l’escalation di paura e di disagi di martedì 25 luglio, la giornata più calda mai registrata durante la settimana contraddistinta dall’emergenza incendi.

“Siamo un gruppo di ragazze siciliane fuorisede ma fortemente legate al nostro territorio. Tornando a casa abbiamo sentito l’urgenza di doverci attivare per contrastare quello che stava succedendo nella nostra Isola”, ci spiega Elisabetta, giovane rappresentante di EmergenzaClima.

E proprio di urgenza si è parlato, con picchi di 47 gradi e il passaggio dell’Anticiclone africano Caronte che ha messo in ginocchio non solo l’economia, le coltivazioni e il sistema idroelettrico dell’Isola, ma anche la vita di molte persone, nonostante l’impegno di vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari che hanno fronteggiato incendi e imprevisti.

“Catania vivibile con più verde”

A questo proposito la rappresentante di Fridays for Future Catania, Alice Quattrocchi denuncia: “Secondo l’IPCC ogni 0,5 gradi in più il riscaldamento globale provoca aumenti chiaramente percepibili dall’intensità e dalla frequenza degli estremi di caldo, comprese le ondate di calore e le forti precipitazioni, nonché siccità agricola ed ecologica e questi sono gli effetti della crisi climatica”.

“Se Catania fosse immersa nel verde, con meno auto, con un’economia circolare, energie rinnovabili e un piano di adattamento al cambiamento climatico, avremmo una città più fresca sicura e vivibile”, aggiunge Quattrocchi.

Il questionario di EmergenzaClima

Nel frattempo le ragazze di EmergenzaClima hanno creato e reso pubblico un questionario di mutuo soccorso per far incontrare coloro che possono donare aiuto chi, invece, necessita di supporto.

“Per cercare di diffondere quanto più possibile il form questionario abbiamo attivato una rete di contatti tra le realtà territoriali che conosciamo, maggiormente nel Palermitano e nel Catanese che sono i nostri territori di provenienza, con associazioni e gruppi di giovani che si stanno mettendo all’opera per contrastare l’emergenza, così vogliamo attivare una rete quanto più sinergica ed efficace possibile. Inoltre, abbiamo riscontrato dalle compilazioni del form che è prevalente la disponibilità di supporto per cercare di raggiungere chi ha bisogno di aiuto”, racconta Elisabetta.

La stessa ci spiega anche della loro collaborazione con la Croce Rossa in funzione di moltiplicatore del servizio di supporto. “Con la Croce Rossa condividiamo le informazioni che raccogliamo e tramite la loro esperienza sul campo riusciamo a migliorare l’incontro tra domanda e offerta di aiuto”.

Le necessità primarie da soddisfare

Il servizio consiste nel localizzare la zona da cui si risponde al questionario e catalogarla come richiesta di aiuto o come offerta di supporto, relativamente ad alcune necessità primarie: acqua, luce, alloggio, beni di prima necessità, trasporti, sostegno medico e supporto materiale.

In questi giorni che diventano storici per l’impatto climatico in Sicilia, la mobilità è stata compromessa a causa della chiusura parziale degli aeroporti e dei ritardi sulle linee elettrificate. Inoltre, il surriscaldamento di centraline e cavi sotterranei nel Catanese ha causato interruzioni di elettricità che hanno colpito anche le pompe di sollevamento della Sidra, mettendo in crisi persino la distribuzione dell’acqua nella zona, mentre nel Palermitano sono stati registrati sfollati e feriti.

“Vogliamo aiutare chi è in difficoltà”

“La nostra iniziativa non vuole assolutamente sostituirsi a ciò che già le istituzioni stanno mettendo in campo ma quanto più vuole essere uno strumento di mutuo aiuto locale che provi a mettere in connessione le persone che hanno bisogno di aiuto e quelle che sono disposte, invece, a darlo” sottolinea ancora Elisabetta.

“Con questo servizio – prosegue – vogliamo aiutare chi ha perso la casa o è stato evacuato, chi non ha accesso a luce e acqua come riscontriamo nel Catanese dove questa esigenza è molto forte, chi ha bisogno di approvvigionamento come cibo, farmaci e indumenti. Un altro ambito è quello dei trasporti, e quindi la necessità o la possibilità di mettere a disposizioni le proprie auto e i propri mezzi per accompagnare le persone nei luoghi in cui hanno necessità di recarsi”.

Questo clima purtroppo ha anche avuto dei risvolti tragici per alcuni, ed è il caso degli sfollati o di chi, già in condizioni di salute precarie, ha subito maggiormente gli effetti di queste temperature e di questi disagi.

“L’ultimo ambito di supporto è quello per così dire più ‘personale’, cioè un sostegno sullo sgombero o la pulizia della case maggiormente colpite, come anche assistenza medica e psicologica a chi ne sente la necessità, oltre ad una particolare attenzione alle persone con disabilità, anziani e bambini”, aggiunge.

I primi effetti del servizio

Arrivano già i primi effetti positivi di questo servizio che, nel mezzo dell’emergenza, ha rappresentato un’attitudine necessaria di solidarietà tra siciliani e siciliane: “I feedback che abbiamo ricevuto al momento sono prevalentemente di messa a disposizione e vengono un po’ da tutta la Sicilia ma con particolare concentrazione da Palermo e Catania. Stiamo ricevendo offerte di aiuto per qualunque categoria di supporto che abbiamo inserito nel form”.

“A Catania siamo già riuscite a far incontrare una persona che ha messo a disposizione la propria casa con una signora anziana appena dimessa dall’ospedale che invece cercava un ambiente climatizzato non avendo più energia elettrica dentro casa”, conclude.

Foto d’archivio

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