Caos sciopero doppiatori: monta la protesta, diverse serie tv a rischio

Caos sciopero doppiatori: monta la protesta, diverse serie tv a rischio

Daniele D'Alessandro

Caos sciopero doppiatori: monta la protesta, diverse serie tv a rischio

Redazione  |
sabato 11 Marzo 2023

Prosegue lo sciopero dei doppiatori: la categoria chiede il rinnovo del CCNL e lotta contro l'intelligenza artificiale

Il doppiaggio italiano, si sà, è un autentico gioiello invidiato e riconosciuto a livello globale.

Sono proprie le voci dei nostri doppiatori, spesso, a rendere infatti magici e indimenticabili film passati alla storia.

Si pensi al discorso di Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) ne “Il Gladiatore” interpretato alla perfezione da un incredibile Luca Ward, alle svariate pellicole con protagonista Denzel Washington, rese ancor più straordinarie da un fantastico Francesco Pannofino o alle struggenti parole pronunciate dal professor John Keating (il compianto Robin Williams) ai suoi alunni ne “L’Attimo fuggente” divenute leggenda grazie a Carlo Valli.

Pochi e banalissimi esempi, ripetiamo, che testimoniano l’importanza del doppiaggio tricolore a livello culturale, senza ovviamente togliere nulla al linguaggio originale di opere e serie tv internazionali.

Oggi, però, il mondo dei doppiatori italiani è in subbuglio, alle prese con una crisi dal punto di vista economico-lavorativo che va avanti ormai da troppo tempo.

Dal 21 febbraio la categoria dei doppiatori è in sciopero

Dallo scorso 21 febbraio è infatti in corso un vero e proprio sciopero di categoria. I lavoratori di questo settore hanno deciso di fermarsi e incrociare le braccia a seguito di specifiche motivazioni inerenti in primis al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), nonchè ai pericoli derivanti dall’utilizzo nel mondo del doppiaggio delle avanzate tecnologie dell’Intelligenza Artificiale.

Un esempio tangibile di tale protesta è il non aver doppiato in italiano il settimo episodio della serie ispirata all’omonimo videogioco The Last of Us, andato in onda su Sky in lingua originale.

La protesta che vede coinvolti i doppiatori ruota attorno a due fondamentali questioni. Da un lato, come anticipato, il rinnovo del CCNL, esigenza che nasce per normare un settore che nel decennio appena trascorso è stato oggetto di diversi cambiamenti e che si trova ad avere un contratto collettivo ormai troppo vecchio, risalente a più di 15 anni fa. I doppiatori contestano l’avvento delle piattaforme OTT e l’impatto che hanno avuto sulla produzione, ovvero l’aumentata mole di lavoro che non permette di prestare la dovuta attenzione alla qualità ma non solo. Al centro della protesta anche i pericoli derivanti dall’uso in questo settore dell’Intelligenza Artificiale. Infatti, con le cessioni dei diritti che vengono firmate a lavori conclusi la voce dei doppiatori può essere manipolata ed anche replicata da strumenti di machine learning senza che lo stesso doppiatore ne sia al corrente.

Ecco le serie tv a rischio

Tutti i doppiatori italiani, al momento, hanno aderito allo sciopero, inclusi quelli che al cinema affiancano le lavorazioni in ambito di videogiochi.

Ma quanto durerà la protesta? Impossibile fare previsioni.

Oltre a The Last of Us, altre serie tv straniere, nonchè quelle ispirate ai videogames, potrebbe subire ritardi nell’adattamento, mentre non dovrebbero esserci problemi per Super Mario Bros. Il Film: il trailer finale è stato doppiato anche in italiano, con la pellicola che dovrebbe arrivare nelle sale senza particolari intoppi.

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