Sono previsti vari percorsi di riflessione su tematiche quali bullismo, droga e revenge porn. Proseguirà anche nei prossimi mesi l’impegno delle Forze dell’ordine nei vari istituti
AGRIGENTO – Continua a rinnovarsi il progetto condotto da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri per avvicinare gli studenti agrigentini alle istituzioni ed educare alla cultura della legalità.
Per tutto il 2019/2020, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico provinciale, sono previsti incontri in cui uomini e donne delle Forze dell’Ordine si recheranno negli istituti scolastici per dar vita a un percorso di riflessione su problematiche giovanili di grande attualità.
“La Polizia – ha spiegato il questore Rosa Maria Iraci – partendo con il progetto Scuole sicure, con controlli frequenti dentro e fuori le scuole legati allo spaccio e al contrasto di sostanze stupefacenti, arriva alla fase educativa e formativa con i singoli incontri negli istituti scolastici per insegnare ai ragazzi l’importanza delle regole, del Codice della strada e il rispetto per gli altri. Gesualdo Bufalino diceva che la Mafia si può sconfiggere soltanto con un esercito di maestri. Ecco, noi diciamo sempre ai nostri giovani soltanto attraverso la legalità si possono sconfiggere il malaffare e la mentalità mafiosa”.
Le fanno eco le parole del vice questore vicario della Questura di Agrigento, Giuseppe Felice Peritore, che si occupa di organizzare i corsi: “Da anni – ha affermato – portiamo avanti gli incontri nelle scuole con i nostri operatori e i ragazzi si mostrano attenti e curiosi. Andiamo nel concreto dei problemi, mostrando ai giovani per esempio quali siano gli effetti della droga e dell’alcol nell’organismo. Abbiamo portato degli esempi di indagini su violenza di genere e di donne e abbiamo mostrato come funziona la nuova App YouPol”.
Lo scopo degli incontri è dunque affrontare i problemi quotidiani suggerendo i modi corretti per contrastarli, spiegando che soltanto respingendo l’indifferenza e la rassegnazione si può essere protagonisti di un vero cambiamento verso la legalità.
“Nell’anno passato – ha spiegato il colonnello Giovanni Pellegrino, comandante provinciale dei Carabinieri – abbiamo incontrato 6 mila studenti. Il progetto legalità è strategico, perché vede a fianco dell’attività preventiva e repressiva l’importanza del contatto confidente e amichevole tra il mondo della scuola e l’Arma. Durante gli incontri coinvolgiamo i ragazzi facendo conoscere loro non soltanto l’attività quotidiana, ma presentando i molteplici reparti, le numerose specialità di cui dispone l’Arma, cercando di toccare con mano i temi del bullismo, della droga, del revenge porn. Vogliamo far capire l’importanza di parlare con le Istituzioni. Non esiste vera legalità senza l’aiuto dei ragazzi e la matura e partecipe condivisione di un percorso di crescita reciproca tra scuola e operatori della sicurezza”.