Caro grano, a Catania attività in ginocchio: "Quasi obbligati a chiudere"

Caro grano, a Catania attività in ginocchio: “Quasi obbligati a chiudere, siamo soli”

Antonino Lo Re

Caro grano, a Catania attività in ginocchio: “Quasi obbligati a chiudere, siamo soli”

Jonah Burrofato  |
venerdì 07 Ottobre 2022

Il prezzo del grano è schizzato così come il costo del gas e dei carburanti. A Catania diversi esercizi commerciali rischiano la chiusura

Giorno dopo giorno, mese dopo mese, assistiamo ad alti aumenti delle materie prime: carburante, gas, energia elettrica e per ultimo ma non meno importante, il grano. Le opinioni della popolazione sono varie, diversificate in base all’impiego, alle attività portate avanti e ai propri progetti, attuati nel presente o semplicemente pianificati per il futuro, il quale tende ad essere sempre più insicuro e poco promettente.

Periodo di crisi perenne, dicono alcuni imprenditori. Rincari sui beni di prima necessità causati da speculazioni internazionali, dicono i cittadini. Immobilismo generale del Governo e degli apparati responsabili, le principali accuse mosse dal web.

Catania, la situazione è preoccupante

In un noto panificio, nelle vicinanze di via Etnea, uno dei gestori rivela: “la vendita del pane, al kg, attualmente è stabile al prezzo di tre euro, altri panificatori hanno prezzi leggermente diversi, la farina tende a rincarare e, se dovesse continuare così, ci troveremo in una brutta situazione, presto”.

Il titolare di un panificio in zona Sangiuliano senza mezzi termini annuncia: “Il rincaro ha causato una minore affluenza di clientela e sono molto preoccupato, spero in un rapido miglioramento, altrimenti sarà dura andare avanti. Siamo da soli, occorre un aiuto rapido da parte dello Stato. Le cause sono molte e non vanno ricercate solo all’interno del conflitto ucraino-russo. La preoccupazione è alta”.

Dello stesso avviso un imprenditore catanese, titolare di un ristorante in zona Stesicoro: “Il costo del pane aumentato del 50% rispetto a qualche mese fa e, per quanto riguarda la bolletta elettrica, ho notato un incremento tre volte più alto rispetto a quelle scorse. Secondo me, la causa principale va intesa come speculazione da parte delle multinazionali, le quali fanno gioco-forza. In questo momento, mi trovo in una situazione preoccupante, aperto da otto mesi mi sento quasi obbligato a chiudere bottega. Occorre coesione e uno sforzo maggiore da parte dello Stato, soprattutto dopo tanti sforzi e sacrifici. Siamo il motore dell’economia nazionale, noi, piccole imprese, le quali muovono e spingono gli ingranaggi delle medie e grandi aziende”.

Caro energia, la situazione in Italia

In Italia, cominciano ad arrivare le prime salatissime bollette, le quali portano più di un disagio ai vari titolari di aziende ed attività. E, come se non bastasse, adesso è la volta del grano, il quale sta toccando prezzi molto alti e che, in varie misure, sta condizionando il mercato alimentare. Per fortuna, si fa per dire, l’Italia non è tra i Paesi europei più colpiti da questo graduale aumento. Gli italiani continuano ad acquistare pane fresco, pur con un rialzo in essere del 13,5% (dati Eurostat). Gli italiani temono conseguenze ancor più gravi, ma, al momento, non vi sono stati grossi cambiamenti in termini di acquisto.

Jonah Burrofato

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