Mare “vietato” a S.G. Li Cuti? "No, soltanto in un piccolo tratto"

Mare “vietato” a S.G. Li Cuti? “No, soltanto in un piccolo tratto”

Melania Tanteri

Mare “vietato” a S.G. Li Cuti? “No, soltanto in un piccolo tratto”

giovedì 19 Maggio 2022

Caos e confusione sul divieto di balneazione a San Giovanni Li Cuti. L’assessore Cristaldi interviene al QdS per fare chiarezza: “Dove c’è la spiaggetta il divieto non è in vigore"

CATANIA – A San Giovanni Li Cuti, il cartello che indica il divieto di balneazione potrebbe indurre in confusione. A pochi metri dallo stesso, infatti, sarà posizionata, come ogni anno, la passerella in legno per permettere alle persone con disabilità di poter fare il bagno a mare. E come ogni anno, regna la confusione per quel che riguarda la parte di litorale balneabile a Catania e quella, invece, interdetta alla balneazione.

Alcuni punti della costa, infatti secondo un’ordinanza della regione Siciliana, devono essere inibiti.

Il curioso caso di San Giovanni Li Cuti

Si tratta dei luoghi dove sboccano i canali, o le aree portuali o limitrofe ai porti, come nel caso del borgo di San Giovanni li Cuti dove vige un divieto di balneazione di 200 metri – 100 a est e 100 a ovest – ma l’amministrazione comunale realizza il solarium per i disabili.

“Nessuna incongruenza”, arriva il chiarimento dell’assessore Cristaldi

Nessuna incongruenza, assicura l’assessore del Comune di Catania con delega al mare, Michele Cristaldi, che sottolinea la ratio per cui la passerella viene realizzata dov’è. “Il divieto in quel punto non è più in vigore, perché ci troviamo oltre i 100 metri”, dice. Anzi, l’assessore sottolinea come l’amministrazione Pogliese abbia spostato la struttura proprio per essere certi che non ricadesse all’interno dell’area interdetta.

“I lavori per la realizzazione sono già in stato avanzato – prosegue Cristaldi – e sono stati avviati anche quelli per il solarium di Piazza Europa”. L’unico che sarà realizzato. Come già anticipato dalle pagine del Quotidiano di Sicilia infatti, l’aumento dei prezzi dei ponteggi, in particolare dei tubi di ferro che servono per reggere le strutture, rendono impossibile la realizzazione di due passerelle. Il costo, infatti, sarebbe esorbitante. “Avevamo fatto una manifestazione di interesse – sottolinea ancora l’assessore – ma alcune aziende si sono ritirate poiché il costo non era sostenibile; avremmo dovuto dunque a segnare il servizio al rialzo o spendere 500.000 euro, cosa impossibile per un comune in dissesto”.

I solarium a Catania

“Per questo – continua il delegato della giunta comunale – abbiamo stabilito di garantire l’accesso al mare disabili con la passerella di San Giovanni Li Cuti, e di realizzare un solo solarium in Piazza Europa, sfruttando la piattaforma di basolato lavico lì presente”. Insomma, la struttura sarà realizzata utilizzando parte dell’ampia area a ridosso del mare realizzando il collegamento per l’accesso al mare con la scaletta. “In questo modo, possiamo garantire il servizio e risparmiare su tutto – evidenzia Cristaldi: abbiamo iniziato i lavori e l’idea è quella di fare più in fretta possibile. D’altronde, siamo partiti prima degli altri anni”.

L’assessore al Mare si sofferma sulla scelta. “In questo modo – aggiunge – avremo una struttura solida, che non avrebbe problemi in caso di mareggiate e riqualificheremo un’area degradata. Insomma – conclude – da un evento di fatto negativo abbiamo trovato una soluzione positiva che oltretutto potrebbe diventare definitiva”.

A Capomulini inibito un nuovo tratto

ACIREALE – A causa della mancata depurazione si “restringe” la possibilità di balneazione anche su un tratto di mare sulla costa acese.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, infatti, ha comunicato al sindaco, Stefano Alì, e all’assessorato regionale della Salute gli esiti analitici dei campioni di acque di balneazione che, per quanto attiene il tratto iniziale di via Garitta, nella frazione Capomulini, non risultano essere conformi.

Le indagini dell’Asp hanno rilevato nelle acque antistanti il borgo marinaro la presenza di valori di escherichia coli ed enterococchi in una misura eccedente rispetto ai limiti consentiti dalle normative. Da qui l’istituzione del divieto di balneazione nel tratto di mare indicato.

Melania Tanteri

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