Per Lombardo: "O esplode tutto, o il resto del centrodestra si aggrega e a questo punto sarebbe opportuno che qualche candidatura venuta fuori prima del tempo si ritirasse"
“E’ una cosa che non mi spiego. E’ fuori dalla logica politica”. Così l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, commenta i manifesti elettorali spuntati a Catania da qualche giorno, con il volto di Valeria Sudano candidata. Se per il centrodestra però si vedrà.
Lombardo e la logica politica
Lo dice chiaramente il fondatore del Movimento per l’Autonomia nel giorno del congresso che sa tanto di rivincita. Quanto meno personale, prima che politica, dopo che la Cassazione ha messo fine alla lunga vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto.
“La logica politica vuole che si concordi tra partiti – sottolinea ancora Lombardo, incalzato dai giornalisti ansiosi di sapere se stasera verrà fuori il nome del candidato del centrodestra.
Sudano, l’affondo di Lombardo
“Ho saputo, perché ci è andato il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, che giovedì si è tenuto un incontro per cominciare a parlare di candidati comuni del centrodestra – afferma ancora Lombardo, tornando sulla questione Sudano. “Ci si è aggiornati sia per Catania che per le altre città – dice – dopo di che, l’indomani, esce una candidatura di un partito. Ma siamo sicuri che è un partito? Che è quello della Lega? Io esprimo una valutazione diversa su questo”.
Centrodestra, nervi tesi
Parole forti, nei confronti di quelli che, tutto sommato, sarebbero alleati all’interno della coalizione. Ma che, e non certo da ieri, hanno deciso di portare avanti il nome dell’ex senatrice ed ex consigliera comunale. Eppure, su questa fuga in avanti, potrebbe consumarsi la rottura del centrodestra. Dice anche questo Lombardo. “O esplode tutto in seguito dell’iniziativa di ieri o il resto del centrodestra si aggrega” – tuona Lombardo, che poi aggiunge: “a questo punto sarebbe opportuno che qualche candidatura che è venuta fuori prima del tempo magari si ritirasse”.
Centrodestra, sintesi lontana
Sintesi lontana, al momento, dunque. Anche perché dalla Lega la risposta è immediata e non equivocabile. “Noi lo abbiamo detto, lo ha detto anche Matteo Salvini: crediamo nella figura di Valeria Sudano, che pensiamo sia la migliore candidata possibile per la città di Catania e per la nostra coalizione – commenta Fabio Cantarella, commissario cittadino dei salviniani. Ha tutti i requisiti, ha l’esperienza. Non è stata colpa nostra se al tavolo non si è trovata la sintesi”.
La risposta della Lega
Il dito, Cantarella, lo punta su Fratelli d’Italia. “Ci siamo trovati i colleghi di FdI che venivano al tavolo con più candidature all’interno dello stesso partito – dice ancora l’ex assessore di Salvo Pogliese – e non è stato facile avere un confronto che potesse potare a una sintesi. Confidiamo nei prossimi giorni si possa trovare un accordo”. Si vedrà.
Catania, in attesa del candidato di centrodestra
La sala dell’hotel che ospita l’incontro è piena. In tanti si chiedono se, alla fine, sarà proprio quello di Lombardo il nome di sintesi. Lui lo esclude, parlando con la stampa, ribadendo la necessità di un nome nuovo e di un volto giovane. Ma poi, un piccolo passo indietro lo fa. Pur parlando del consiglio di quartiere. “Io sono a disposizione – dice. Amo Catania e ci vivo da sessant’anni. Ma il ruolo del nonno è in conflitto con quello di sindaco. Ciò non toglie che io farò la mia parte e se occorre, sono pronto a candidarmi al consigloi di quartiere per un progetto o per una visione e un programma. Per quanto riguarda il resto, è bene che ci sia un giovane vigoroso e forte a fare questo lavoro”.
Foto e video di Melania Tanteri