Catania, riflettori su Torre Leone: "problemi strutturali e di sicurezza"

Catania, riflettori puntati su Torre Leone: “Problemi strutturali e di sicurezza”

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Catania, riflettori puntati su Torre Leone: “Problemi strutturali e di sicurezza”

Melania Tanteri  |
sabato 07 Maggio 2022

La posizione del Sunia sulle condizioni dell'ex Palazzo di Cemento di Librino, fortino della criminalità per anni.

Fogne a cielo aperto, carenze strutturali e nessuna risposta alle tante domande. La Torre Leone, edificio simbolo del quartiere di Librino, a Catania, continua a gridare vendetta. Dopo il recupero dello stabile, l’ex Palazzo di Cemento, fortino della criminalità per tanti anni, e la consegna degli alloggi – 96 in totale – continuano i problemi.

Librino: riflettori puntati su Torre Leone

Le segnalazioni sarebbero continue, così come le richieste di intervento: l’ultima, ieri mattina, in occasione del sopralluogo del presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, insieme alla deputa e al consigliere del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio e Graziano Bonaccorsi. Un sopralluogo al quale era presente, tra gli altri, la segretaria del Sunia di Catania, Agata Palazzolo.

Torre Leone: questione irrisolta

È Palazzolo a puntare i riflettori sulla questione alloggi, ottenuti a fatica dalla gente che, oggi, è costretta a convivere con tanti problemi. “Nonostante sia passato oltre un anno dalla consegna degli alloggi di Viale Moncada n. 3, Torre Leone, a Librino – dice Palazzolo – gli assegnatari si ritrovano ancora oggi, con gravosi problemi dovuti a carenze strutturali per l’incompletezza di alcuni servizi”.

Torre Leone: fogne a cielo aperto

“Primo fra questi – continua – è quello della continua fuoriuscita di liquame per una rete fognante inadeguata di cui il Comune già dallo scorso novembre promette di adeguare. Ma ad oggi, non sembra esserci alcun progetto. In questi 16 mesi dalla consegna delle case, si sono verificate delle infiltrazioni nelle facciate e dalla copertura, durante le piogge, e nei solai degli alloggi, fra i vari piani, dovute a perdite nelle tubature”.

Sunia denuncia problemi di sicurezza

Tombini scoperti, manto stradale adiacente alla palazzina da rifare, spazzatura e incuria. Palazzolo segnala anche problemi di sicurezza chiedendo l’assegnazione delle botteghe. “Non per ultimo – dice ancora la sindacalista- gli assegnatari ancora aspettano che gli immobili dei piani bassi vengano concessi ad associazioni che possano essere da sostegno alle famiglie, agli anziani e ai bambini. Non solo della palazzina ma per tutto il quartiere. E che in alcuni di questi immobili vengano localizzati uffici pubblici per offrire servizi utili all’intero quartiere. Il Sunia ritiene che Torre Leone possa essere ancora simbolo di riscatto, di legalità, di decoro non solo per Librino ma per tutta la città. Gli abitanti hanno diritto a vivere dignitosamente, non vanno abbandonati per cui verranno messi in campo tutte quelle iniziative necessarie affinché l’Amministrazione Comunale provveda a realizzare quanto è necessario per garantire alle famiglie tutti i servizi necessari”.

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