Metro, 317 mln per ampliamento della tratta Misterbianco-Paternò - QdS

Metro, 317 mln per ampliamento della tratta Misterbianco-Paternò

Melania Tanteri

Metro, 317 mln per ampliamento della tratta Misterbianco-Paternò

sabato 06 Novembre 2021

Dal Mit in arrivo i fondi del Pnrr per la mobilità sostenibile. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Falcone: “Siamo pronti, entro il 2025 collegamento arriverà fino allo scalo di Fontanarossa”

CATANIA – È una delle infrastrutture che “corrono” più velocemente. E che ora potrà contare anche sui fondi del Piano di ripartenza e resilienza approntato dal Governo nazionale. Il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibile ha infatti attribuito, in via definitiva, 317 milioni di euro, tra i progetti di mobilità sostenibili inseriti nel Recovery Plan da destinare all’ampliamento della tratta della Metropolitana di Catania che da Misterbianco arriverà fino a Paternò.

Il percorso in questione, una volta completato, si aggiungerà alla rete della metro che, nel frattempo sarà arrivata non solo a Monte Po, ma anche all’aeroporto. Dove è previsto l’arrivo dei vagoni entro il 2025, come assicurato circa un mese fa dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. “Siamo pronti – ha detto l’esponente del governo Musumeci – per portare, entro il 2025, la metropolitana di Catania fino al principale scalo aereo della Sicilia, traguardo atteso da decenni per la mobilità dell’intera Sicilia centro-orientale. Ammontano a oltre 350 milioni di euro i fondi che il governo Musumeci ha ottenuto dall’Europa e destinato all’opera, lavorando in sinergia con Fce e l’amministrazione comunale di Catania.

Relativamente alla tratta Misterbianco – Paternò, la somma prevista dal Ministero si aggiunge ai 115 milioni di euro già stanziati: il finanziamento complessivo raggiungerà, dunque, 432 milioni di euro per eseguire il progetto definitivo presentato a inizio del 2021. I lavori di esecuzione della tratta, lunga 11,5 km, prenderanno il via nel 2022 per concludersi entro il 2026.

“Erano somme previste che, in seguito alla Conferenza Stato-Regioni, sono state stanziate – commenta Salvo Fiore, direttore generale della Ferrovia Circumetnea –. È senza dubbio una buona notizia – aggiunge – perché si tratta di uno dei finanziamenti più grossi che ha ricevuto la Sicilia per quanto riguarda la mobilità. Questo ci dà tranquillità – sottolinea: noi siamo andati avanti con il progetto che è in fase di approvazione e quindi saremo pronti per completare la procedura di affidamento dei lavori entro il prossimo anno, avviare il cantiere nel 2023 ed, entro il 2026, arrivare a Paternò”.

Soddisfatto il primo cittadino di Catania. “Comincia una nuova epoca, un traguardo di portata storica per la mobilità sostenibile della nostra area metropolitana urbana e interurbana, per chiudere il percorso della nostra metropolitana da Fontanarossa a Paternò – ha detto il sindaco Salvo Pogliese. Voglio ricordare – ha proseguito – che, nello scorso mese di gennaio, recuperando precedenti rallentamenti per impugnative alla giustizia amministrativa, abbiamo inviato al Ministero delle Infrastrutture la parte del Pums necessaria a sostenere questo progetto, con una precisa sinergia istituzionale del governo nazionale con il Comune di Catania, la Regione, la Fce e l’ente Città Metropolitana”.

Nel 2026, dunque, la rete metropolitana crescerà: conterà complessivamente ventisette stazioni e oltre trenta chilometri di percorso su rotaia, da Paternò all’aeroporto di Fontanarossa, attraversando i comuni di Belpasso e Misterbianco. “Con effetti positivi per la qualità della vita dei cittadini di tutta la zona pedemontana e utile anche per i pendolari di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano e Bronte che per raggiungere Catania o recarsi all’aeroporto, potranno rinunciare all’auto privata – sottolinea ancora il primo cittadino. La metropolitana così completata, infatti, diverrà una grande infrastruttura di servizio al territorio etneo, in ottica di agglomerati urbani di area vasta – conclude – mettendo in connessione le parti urbane esterne con la Metro dell’area cittadina”.

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