L’amministratore di Amts, Giacomo Bellavia: “Misura importante per l’area ovest della città”
CATANIA – Quelli funzionanti – e apprezzati dalla popolazione – sono solo due, su cinque delll’iniziale programmazione. Eppure, la loro presenza massiccia, rappresenterebbe una reale alternativa all’automobile, consentendo a Catania quel passo in avanti nel sistema di mobilità sostenibile che potrebbe fare scalare alla città etnea le classifiche di vivibilità di cui occupa, invece, le posizioni più basse.
Brt, attualmente in funzione solo 2
Parliamo dei Brt, gli autobus veloci: in circolazione, a oggi, ci sono lo il n. 1, quello che collega il quartiere Barriera dal parcheggio dei Due Obelischi al centro storico e il n. 5, che congiunge, invece, la zona dell’ospedale Cannizzaro, a est della città, con piazza Stesicoro. Il n.2, quello molto atteso che collegherebbe il viale Mario Rapisardi al centro, e che potrebbe davvero rappresentare una svolta nella mobilità cittadina, per quanto di fatto pronto – la progettazione è terminata – sembra trovare particolari resistenze, non soltanto tra i commercianti delle aree coinvolte. Come spiega l’amministratore unico dell’Amts – l’azienda che si occupa del trasporto e della sosta in città – Giacomo Bellavia.
“L’esperienza del Brt a Catania è stata molto positiva. Nel 2013, quando venne inaugurato il primo Brt, tutti erano abbastanza scettici sul progetto che collegava il parcheggio Due Obelischi al centro storico in soli sette minuti – afferma Bellavia -. Questo progetto ha funzionato bene; negli anni, a causa della cattiva manutenzione, ha perso velocità e nel 2019 abbiamo provveduto alla ristrutturazione e miglioramento della linea che, oggi, va molto bene. A questo abbiamo aggiunto il Brt5 che ha la stessa logica ma, anziché collegare l’asse nord – sud, collega al centro la zona est della città. Anche questo autobus è apprezzato, è sempre pieno e ha una frequenza di 7 minuti”.
Brt, le linee attive funzionano e sono utilizzate
Insomma, le linee attive funzionano e sono utilizzate: questo dovrebbe spingere l’amministrazione comunale in primis e, ovviamente l’Amts, a puntare sulle altre linee. Eppure così non è. “Per il Brt2 abbiamo un progetto già pronto, esecutivo e con tutti i pareri, quindi può essere cantierabile subito e dovrebbe collegare il parcheggio Nesima al centro, passando per il viale Mario Rapisardi – prosegue Bellavia. Io penso che questo possa essere realizzato velocemente, in sei mesi dall’aggiudicazione dei lavori. Resta da capire con il Comune di Catania quando vorranno metterlo in campo, perché ci vuole l’approvazione della Giunta e l’autorizzazione dei lavori. Una volta autorizzati, io sono fiducioso che possa essere una misura importante per l’area ovest della città che già può contare su una infrastruttura importante, che è la metropolitana ma il percorso sarebbe diverso, rapprsentando così un servizio complementare”.
Il Brt2 potrebbe dunque rappresentare un servizio importante di trasporto pubblico, un’occasione per integrare la metropolitana e l’autobus e per servire meglio un’area della città densamente popolata. “La logica complessiva è fare 5 Brt che, insieme alla metropolitana, costituiscano l’ossatura del trasporto pubblico locale – conclude Bellavia – che, con le circolari di quartiere potrebbero migliorare la mobilità di tutta la città”.