Catania, ok Bilancio di previsione “Ora un migliaio di assunzioni” - QdS

Catania, ok Bilancio di previsione “Ora un migliaio di assunzioni”

Melania Tanteri

Catania, ok Bilancio di previsione “Ora un migliaio di assunzioni”

giovedì 30 Dicembre 2021

Il Consiglio ha approvato la programmazione per il 2021-2023 con solo 15 presenti grazie alla determinante astensione del gruppo?Catania 2.0 che fa riferimento al deputato Sammartino

CATANIA – Si è chiusa dopo le 2 del mattino la seduta del Consiglio comunale che ha dato il via libera al Bilancio di previsione 2021-2023. Con 12 voti favorevoli, nessun contrario e 3 astenuti, il senato cittadino ha approvato il documento di programmazione finanziaria, atto commissariato da giorni e che, adesso, consentirà a Palazzo degli elefanti alcune importanti mosse.

“Un fatto di straordinario rilevanza sociale e amministrativa – ha sottolineato il sindaco Salvo Pogliese, che ha partecipato alla due giorni dei lavori dell’assemblea cittadina – che ci consente di proseguire nella nostra azione di rimettere ordine nell’impalcatura finanziaria del Comune, superando i vincoli di un dissesto che grazie a un certosino lavoro fondato su rigore e prudenza, dell’assessore Bonaccorsi, della ragioneria generale diretta da Clara Leonardi con il suo gruppo di lavori di impiegati e funzionari, della commissione consiliare presieduta da Santi Bosco e tanti altri che hanno accompagnato questo serio lavoro di ricucitura che da tre anni e mezzo portiamo avanti con serietà e determinazione”.

“Un risultato – ha proseguito il sindaco – che consente al Comune di guardare con più fiducia al domani. A cominciare dalla rigenerazione dell’apparato burocratico che ha bisogno di nuove energie con un migliaio di unità di personale da assumere a tempo indeterminato in ogni settore, tecnico e amministrativo, visto che l’attuale dotazione organica può contare su appena duemila impiegati e un numero ridottissimo di dirigenti, molto meno della metà di quelli previsti dalla pianta organica, dando così la possibilità a tanti giovani di potersi esprimere con le proprie competenze nel servizio alla Città”.

Un risultato importante, dunque, quello portato a casa dall’amministrazione possibile grazie alla presenza dell’opposizione. Il documento è infatti passato con solo 15 presenti, tra cui spiccano i componenti del gruppo di Catania 2.0, che fa riferimento al deputato regionale Luca Sammartino, astenuti ma rimasti in aula, consentendo di fatto alla seduta di essere validata. Il numero minimo di presenti, in seconda convocazione, è infatti di 15 presenti.

Una seduta, quella fiume di martedì sera, che è andata avanti non senza strappi. In particolare, il dibattito si è consumato sulla delibera relativa all’autorizzazione alla partecipata Sidra ad acquisire quote di partecipazione azionaria della nata Catania acque, società pubblica costituita per affidare il servizio idrico integrato in house. Anche per via della richiesta, presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle – primo firmatario il consigliere Graziano Bonaccorsi, ma condivisa anche da altri gruppi di maggioranza – di rinviare la trattazione del punto.

L’arrivo di una diffida da parte di Sie – Servizi idrici etnei – e del socio industriale Hydro, poche ore prima della riunione del civico consesso, ha creato non poche tensioni. La nota diffidava il Consiglio comunale a deliberare l’ingresso della società partecipata Sidra spa nella società Catania acque, alla luce di una sentenza del Cga del 13 dicembre scorso che identifica nel gestore del servizio integrato la Sie.

“Dopo un serrato confronto e una conferenza dei capigruppo consiliari, riunita intorno a mezzanotte alla presenza del sindaco Pogliese e della segretaria generale Rossana Manno, il consiglio ha deciso di proseguire i lavori e adottare, senza voti contrari dei presenti, l’atto di autorizzazione a partecipare alla società di gestione unica delle attività del Servizio idrico Integrato in tutti i Comuni dell’Ato Catania, che permettono di realizzare economie di scala e diminuire i costi per ciascun utente” – si legge in una nota inviata da Palazzo degli Elefanti. Ma, a quanto pare, l’Ati idrico non è riuscito a deliberare l’affidamento in house del servizio.

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