Catania, il pagellone d'andata. I voti all'attacco - QdS

Catania, il pagellone del girone d’andata. I voti all’attacco

Antonino Lo Re

Catania, il pagellone del girone d’andata. I voti all’attacco

Simone Vicino  |
venerdì 30 Dicembre 2022

Il giudizio sul reparto offensivo della formazione rossazzurra di mister Ferraro al termine del girone d'andata.

Dopo aver analizzato il rendimento dei reparti di difesa e centrocampo, chiudiamo il pagellone del girone d’andata del Catania con le valutazioni riservate agli attaccanti e all’allenatore.

Quello rossazzurro è un reparto offensivo affollato e ricco di alternative, caratterizzato da un tasso tecnico fuori categoria ma pure da qualche ombra. Di seguito le pagelle dei rossazzurri.

LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA – ATTACCANTI

Sarno 7 – La connessione tra Vincenzo Sarno e Francesco Rapisarda sull’out di destra è probabilmente il fattore qualitativamente più importante che si è evidenziato in questa prima parte di stagione. Arrivato a Catania per ultimo – l’annuncio ufficiale è datato 30 settembre – Sarno si è rivelato tra le migliori pedine del reparto offensivo. Giocate di classe, intuizioni da fantasista puro, assist (ben quattro), dopo le panchine iniziali il numero 30 rossazzurro è diventato un titolare fisso della squadra. L’età non è più verdissima (saranno 35 a marzo) così come la tenuta atletica, ma la classe è tutta lì da vedere.

Jefferson 7 – Come Sarno, anche Jefferson è arrivato a stagione già iniziata visti i problemi fisici occorsi a Gianluca Litteri. Entrato in punta di piedi, il centravanti brasiliano è diventato importantissimo per la causa rossazzurra: con le sue sette reti, è lui il capocannoniere rossazzurro. La particolarità è che in tredici gare giocate solo tre volte è partito da titolare: tutti i suoi gol sono arrivati da subentrato. Vera arma dalla panchina per Ferraro, per l’ex Latina una prima parte di stagione estremamente positiva.

An. Russotto 7 – Negli ultimi anni, Andrea Russotto ha vissuto una crescita mentale importante. Lo spessore tecnico c’è sempre stato, mancava la testa: Russotto ha fatto l’atteso salto di qualità. Adesso è un calciatore forte tecnicamente, consapevole delle sue qualità e che sa accettare, ed adattarsi, anche alle scelte dell’allenatore: spesso subentrato dalla panchina, lo ha fatto con l’attitudine e la cattiveria giusta, con il risultato di riuscire a spaccare le partite. Un salto di qualità mentale che forse sarebbe dovuto arrivare prima: l’importante però è essere riusciti a farlo, e allora Russotto strappa mezzo voto in più.

Sarao 6 – Se si dovesse valutare un centravanti solo dai gol, il voto sarebbe forse più basso: pochi tre gol per un centravanti come Manuel Sarao, specie in un contesto che vede il Catania come miglior squadra del girone. L’ex Reggina tuttavia, al di là delle reti segnate, sa come rendersi utile per la squadra: i suoi movimenti, il suo sacrificio, la lotta continua con i difensori avversari sono sempre preziosi, specie per Jefferson che più volte ha avuto la possibilità di sfruttare, da subentrato, il lavoro di sfiancamento portato avanti dal collega di reparto. Per questo merita la sufficienza.

Forchignone 6 – Corsa, elettricità e imprevedibilità: queste le doti migliori evidenziate da Michele Forchignone in questa primo scorcio di stagione. Partito da titolare dieci volte in campionato, l’impressione è che gli manchi ancora un po’ di concretezza nella fase conclusiva dell’azione, che sia nell’assist o nel tiro, per fare il definitivo salto. L’età è certamente dalla sua parte.

Chiarella 6 – Aveva incantato tutti con i suoi dribbling ed i suoi attacchi alla profondità nelle prime due giornate di campionato. Poi il lungo infortunio. Adesso Marco Chiarella è al lavoro per recuperare la sua migliore condizione: se sta bene, è un elemento potenzialmente devastante per la categoria. Ferraro, giustamente, lo aspetta.

De Luca 5.5 – Da Giuseppe De Luca ci si aspettava qualcosa in più. Tra i colpi estivi migliori del mercato rossazzurro, sul campo la Zanzara ha segnato due reti (una su rigore) in tredici presenze. Il problema talvolta è sembrato tattico, visto che De Luca, più che un esterno da tridente, è una seconda punta che ama giostrare in posizione più centrale. L’impegno e l’applicazione non sono mai stati in discussione, così come la voglia di vestire la maglia rossazzurra: farà meglio nel girone di ritorno?

Giovinco 5.5 – Un altro colpaccio di mercato del Catania, al pari di De Luca, ma a differenza di quest’ultimo il minutaggio è stato decisamente inferiore. Giuseppe Giovinco ha avuto poco spazio in questa prima parte di stagione (nove presenze, solo tre da titolare), ma quando è stato schierato non sempre ha fornito una risposta all’altezza del suo talento. Talento che si è visto tutto nel bellissimo gol realizzato contro il Locri, il più bello del girone d’andata rossazzurro. L’augurio è di vedere più magie del genere nella seconda parte di stagione.

Litteri S.v. – Una sola presenza – nel finale di gara a Ragusa – e poi l’infermeria. La voglia di Gianluca Litteri di vestire la maglia del Catania sinora è stata frenata da un infortunio e dalla successiva operazione (intervento al piede per la rimozione di una cisti). Ferraro lo ha già definito un acquisto del mercato di gennaio, i tifosi rossazzurri lo attendono: il 2023 segnerà la sua riscossa?

Ferraro 6.5 – I numeri sono dalla sua parte: 10 punti di vantaggio sulle seconde in classifica dopo la prima parte di campionato. Certo, la rosa è forte e profonda, e l’espressione di gioco della squadra non è mai sembrata luminosa. Anzi, specie nelle ultime gare del girone d’andata, il Catania è sembrato fare fatica ad imporsi e a vincere le sue partite (specie fuori casa). Allenatore pragmatico, che bada al sodo e a raggiungere il risultato a prescindere dalla forma, ha in testa solo di portare a termine il compito che gli è stato affidato in estate: vincere il campionato. Per tagliare quel traguardo sembra sulla strada giusta, anche se qualcosa in più si può sempre fare come ricercare soluzioni alternative quando qualcosa sembra non funzionare a dovere e migliorare le connessioni tra i giocatori. Ma i numeri, come detto, sono dalla sua parte.

Simone Vicino

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