Palazzo Poste, aggiudicata la gara per la demolizione - QdS

Palazzo Poste, aggiudicata la gara per la demolizione

Palazzo Poste, aggiudicata la gara per la demolizione

sabato 14 Dicembre 2019

Passi avanti verso la nuova Cittadella giudiziaria. I lavori per la demolizione del grande edificio in piazzale Asia sono infatti stati aggiudicati

CATANIA – Ancora un passo avanti per la nuova Cittadella della Giustizia, che sorgerà in viale Africa a Catania. I lavori per la demolizione del grande edificio in piazzale Asia sono infatti stati aggiudicati. La gara, come riporta il quotidiano La Sicilia, è stata vinta dall’associazione temporanea di imprese I. Co. Ser. con sede a Gangi. L’intervento di demolizione del fabbricato, per un importo di 3 milioni 544 mila euro, dovrebbe concludersi entro il mese di luglio. Una fase che precederà la seconda, ovvero il lancio del concorso internazionale di idee per la realizzazione della nuova struttura che servirà il sistema Giustizia a Catania, permettendo il risparmio sulle tante locazioni e la concentrazione degli uffici, attualmente sparpagliati in diverse parti della città.

È il primo intervento di riqualificazione urbana ad opera della Regione Siciliana” – ha evidenziato il presidente Nello Musumeci, il quale ha anticipato anche il secondo intervento che sarà curato dalla Regione, ovvero la riqualificazione dell’ex Ospedale Santa Marta, il cui progetto sarà seguito dall’assessore alla salute, Ruggero Razza, e prevede il recupero della facciata del Vaccarini e l’eliminazione di alcune superfetazioni.
In totale, sono stati ben 28 i partecipanti alla gara d’appalto bandita dall’Urega, ma ad aggiudicarsi al ribasso la commessa è stata la ditta palermitana, piazzatasi davanti la Fenix Consorzio Stabile scarl con sede di Bologna. Come già riportato in precedenza proprio sulle pagine del Quotidiano di Sicilia (leggi qui), la demolizione si è resa necessaria dopo che uno studio apposito affidato a periti, ha rivelato quanto più costoso sarebbe stato rimettere in sesto il grande edificio, negli anni abbandonato, trasformato in ricovero di fortuna per disperati e ammaloratosi anche dal punto di vista strutturale, considerata soprattutto la vicinanza con il mare.

“Buttiamo giù l’ex Palazzo delle Poste perché ristrutturarlo non è conveniente, ma l’operazione rappresenta una grande opportunità di riqualificazione moderna e sostenibile del viale Africa e della costa catanese – aveva spiegato l’assessore Falcone al QdS. Ecco perché ci rivolgeremo al mercato dei professionisti attraverso un concorso di idee internazionale, anche confrontandoci con le categorie e gli ordini”.

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