Pfizer, crescono i timori per il futuro: proclamato lo sciopero

Pfizer, crescono i timori per il futuro: proclamato lo sciopero

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Pfizer, crescono i timori per il futuro: proclamato lo sciopero

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sabato 22 Gennaio 2022

I rappresentanti sindacali Rsu di Uiltec Uil insieme con Filctem Cgil e Ugl Chimici, hanno proclamato la protesta dalle 22 del 3 marzo alle 22 del 4 marzo”.

“Non c’è un motivo perché Pfizer lasci Catania. Anzi, ci sarebbero tante ragioni perché raddoppi”.

L’attesa

I sindacati di categoria proclamano uno sciopero di 4 ore per il prossimo 4 marzo. “Per questo, aspettando l’incontro con i sindacati di categoria annunciato dalla multinazionale per il 3 febbraio, Uil e Uiltec assicurano sin d’ora pieno sostegno allo sciopero che i rappresentanti sindacali Rsu di Uiltec Uil insieme con Filctem Cgil e Ugl Chimici, hanno proclamato dalle 22 del 3 marzo allo stesso orario del giorno successivo”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uiltec Catania, Enza Meli e Alfio Avellino. Quindi, aggiungono: “Ci auguriamo che il 3 febbraio la Pfizer vorrà finalmente svelare quel piano industriale da noi sollecitato ormai da troppo tempo. Nessuno può restare indifferente dinanzi all’allarme delle lavoratrici e dei lavoratori sulla sorte dello stabilimento catanese, alimentato anche dal lungo e incomprensibile silenzio dell’azienda che ha fra l’altro accuratamente evitato ogni occasione di confronto sulle nostre proposte di modifica delle produzioni e la possibile valorizzazione del sito in impianto di eccellenza per la lotta al Covid. Noi non siamo rimasti e non rimarremo alla finestra, mentre aspettiamo sempre che i governi nazionale e regionale prendano autorevolmente e decisamente posizione nella consapevolezza dell’importanza strategica di Pfizer per il nostro territorio”.

le rivendicazioni

“Ancora una volta – concludono Enza Meli e Alfio Avellino – rivendichiamo che il colosso del farmaco destini gli incrementi di fatturato per progettare e creare futuro anche nella nostra Isola. Servono investimenti in nuove linee produttive, non solo anti-Covid, perché Catania al centro dell’area mediterranea possa ancora assicurare un contributo importante nelle sfide presenti e future a tutela della salute pubblica”.

La protesta

La protesta del 4 marzo interesserà tutto il personale dello stabilimento cittadino, con contratto a tempo determinato e indeterminato, turnisti e non. Nel documento di proclamazione dell’iniziativa sindacale, gli Rsu ricordano la “volontà espressa dai lavoratori in assemblea” e sottolineano “la preoccupazione per non avere ricevuto risposte alle domande circa il piano dei necessari e indispensabili investimenti da effettuare nel sito catanese per il mantenimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e indiretti”. I rappresentanti sindacali, dopo avere ribadito “la disponibilità a qualsiasi chiarimento”, lamentano infine “le cattive relazioni sindacali di base” interne all’azienda.

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