Catania, sotto l’albero Tari più leggera per i cittadini meno abbienti - QdS

Catania, sotto l’albero Tari più leggera per i cittadini meno abbienti

redazione

Catania, sotto l’albero Tari più leggera per i cittadini meno abbienti

sabato 24 Dicembre 2022

Via libera dal Consiglio comunale alla riduzione o l’azzeramento della tariffa per i cittadini con un indice della posizione economica equivalente compreso tra 6.401 e 12 mila euro

CATANIA – Il Consiglio comunale presieduto da Sebastiano Anastasi nella seduta di giovedì all’unanimità dei 19 consiglieri comunali presenti ha deliberato la riduzione o l’azzeramento delle tariffe Tari 2022, per le categorie di utenze domestiche in possesso di un indice della posizione economica equivalente (ultima dichiarazione) compreso tra 6.401 e 12.000 euro. L’agevolazione sarà concessa previa verifica dei requisiti reddituali sulla base delle istanze che perverranno al Comune, entro i termini e con le modalità stabilite con apposito avviso pubblico predisposto dall’ufficio comunale dei tributi.

La copertura finanziaria per il minor introito 2022 derivante dalle riduzioni viene finanziata con il contributo nazionale di solidarietà alimentare e sostegno alimentari, essendo finalizzate a contenere i disagi patiti a causa del Covid, grazie al Decreto Legge cosiddetto Sostegni Bis. Gli uffici comunali preposti ai tributi effettueranno le operazioni di conguaglio e rimborso delle somme già corrisposte dagli utenti, tenendo conto di eventuali posizioni debitorie pregresse.

In base agli ultimi dati forniti dall’Ircaf, l’istituto ricerche consumo ambiente e formazione, che ha analizzato l’andamento dei prezzi tra il 2020 e il 2021, Catania è la provincia siciliana in cui si paga la maggiore tariffa per i rifiuti, quinta a livello nazionale, considerando una famiglia tipo di 3 persone con una abitazione di 100 metri quadrati. In media una famiglia etnea paga 428,40 euro.

Il Consiglio comunale nella stessa seduta, con 15 voti favorevoli e quattro astenuti, ha deliberato anche l’approvazione in variante, della progettazione esecutiva e dei lavori di modifica al tracciato, necessarie alla realizzazione in sicurezza del prolungamento della rete ferroviaria nella tratta metropolitana di Catania dalla stazione centrale FS all’aeroporto.

Una questione è invece stata sollevata dal consigliere comunale Salvo Di Salvo in merito alle politiche di mobilità decise a livello nazionale. “La scelta del Ministero delle Infrastrutture di tagliare 94 milioni di euro dal 1 gennaio 2023 per gli anni 2023 e 2024, somme destinate allo sviluppo delle reti ciclabili urbane, rischia di interrompere quel modello di sviluppo infrastrutturale ciclabile in diverse città d’Italia”, ha detto Di Salvo. “Una questione – spiega Di Salvo – che riguarda anche Catania, se è vero che per la città sarebbe prevista la realizzazione di diversi chilometri di pista ciclabile in continuità con quella già realizzata sul lungomare. Si tratterebbe di un’infrastruttura che potrebbe consentire di realizzare un percorso ciclistico e nello stesso tempo turistico che permette di collegare il litorale della Playa al centro abitato e storico della città”. “Mi sarei aspettato – prosegue Di Salvo – dal Ministro delle Infrastrutture maggiore attenzione, considerato che gli abitanti delle città sono esposti a livelli eccessivi di inquinamento atmosferico, con conseguenze negative sulla loro salute e sull’intera economia. La decisione di eliminare le risorse destinate alle piste ciclabili è una scelta in controtendenza con le disposizioni europee che fa arretrare l’Italia rispetto alle politiche di mobilità sostenibile che hanno permesso, nel resto d’Europa, di creare ecosistemi della mobilità con impatto ambientale zero”.

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