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In fuga da Catania, la città si spopola, tra il 1981 e il 2019 persi 84 mila abitanti

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In fuga da Catania, la città si spopola, tra il 1981 e il 2019 persi 84 mila abitanti

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lunedì 21 Febbraio 2022

Catania è uno dei Comuni italiani maggiormente colpiti dal fenomeno di spopolamento negli ultimi 40 anni, con una perdita di 84 mila abitanti

Tra il 1981 e il 2019 Catania ha perso circa 84 mila abitanti, un dato che la rende una delle città più colpite dal fenomeno di “desertificazione” in Italia. A fotografare la situazione sono i numeri de Centro Studi Enti Locali (Csel), basati su dati Istat e del ministero per il Sud e la Coesione territoriale e realizzata per Adnkronos. In tutto sono 3.805 gli enti locali che hanno perso il 22% degli abitanti, quasi 4 milioni di persone “fuggite” spesso in centri più grandi o con servizi essenziali migliori.

Spopolamento continuo

I 3.805 comuni che hanno subito maggiormente il processo di spopolamento si trovano principalmente tra Nord e Sud Italia (88%), le regioni che ne contano di più sono Piemonte (664) e Lombardia (411), seguiti da Calabria (309), Campania (289), Sardegna (277), Sicilia (245) e Abruzzo (213). Poi il Veneto, con 167 comuni con popolazione in diminuzione nel periodo preso in esame; Lazio e Liguria 149, Puglia 126, Friuli Venezia Giulia e Toscana 123, Marche 119, Basilicata 110. Chiudono la graduatoria Molise con 109, Emilia Romagna con 107, Trentino Alto Adige 48, Umbria 44 e Valle d’Aosta 23. Le amministrazioni con tendenza allo spopolamento sono solitamente di piccole dimensioni, con un numero medio di abitanti di 5.815.

Catania tra le città più “abbandonate”

Nei 212 comuni in cui il numero dei cittadini è calato di più del 50%, la popolazione media è pari a 475 abitanti. Va detto, però, precisa Csel, che ci sono delle vistose eccezioni. Scorrendo infatti l’elenco dei comuni con il segno meno, troviamo anche alcune maxi amministrazioni, come Napoli, che perso in quell’arco di tempo oltre 263mila residenti o Torino, che ha perse Bari, che ha perso 259mila.

Significativo anche il calo demografico registrato a Milano (-198mila abitanti), Genova (-197mila), Catania (-84mila), Firenze (-81mila), Venezia (-77mila), Bologna (-63mila), Bari (-55mila), Palermo (-54mila), Cagliari (-46mila) e Taranto (-42mila).

Di contro, al vertice della classifica dei centri che sono stati capaci di attrarre più persone negli ultimi decenni, ci sono Giugliano in Campania, passato da 44mila abitanti del 1981 ai 118mila del 2019, Fiumicino (+41mila abitanti, pari al 55% della popolazione degli anni ’80), nel Lazio, e Reggio Emilia (+41mila). In termini percentuali, il podio per l’attrattività di nuovi abitanti è tutto lombardo. Questo spetta, infatti, a Basiglio, un comune dell’hinterland di Milano che è passato da 808 a 7.749 abitanti con una crescita pari all’884%, e 2 piccoli comuni del pavese, Roncaro (da 202 a 1549 cittadini, +667%) e Ceranova (+404%).

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